Nick: Chelsea Oggetto: CARA VIOLA PAGINE 64 E 65 Data: 6/4/2004 9.17.57 Visite: 217
Sono un uomo tollerante e di estrema sinistra, però custodisco un terribile segreto: dentro di me vive un naziskin che odia neGri, paki, checche, giudei del cazzo del tottenham e chi più ne ha più ne metta. A volte il nazi che vive dentro di me si mette addirittura a scrivere degli improponibili racconti, fuori da ogni criterio di correttezza politica e li chiama con dei titoli assurdi tipo NEGRODIMMERDA. Altre volte invece il nazi - cellula dormiente legge e guai se trova combustibile per alimentare le sue fobie. E' proprio quello che è accaduto stamattina. Di solito io mi sveglio molto tardi, diciamo mai prima delle undici, mezzogiorno, ma anche le due se è il caso, secondo un'antica e nobilissima usanza consolidatasi sin dagli anni della più innocente giovinezza. Il nazi che vive dentro di me invece si sveglia presto, mediamente alle 06.45 e chi sa di chi cazzo ha preso. Ho scoperto che se vado a letto troppo presto, senza scassarmi particolarmente, cioè scassandomi in misura sufficiente per affrontare comunque i dolori della vita, il nazi si sveglia al mio posto immancabilmente alle settemenounquartodimattina..... Stamattina è accaduto. Si guarda intorno inquieto, del resto sono io a svegliarmi tutte le mattine, la sua presenza su questo pianeta si riduce ad appena due, tre giorni all'anno e quindi è assolutamente giustificabile che non sappia che cazzo fare o che provi quantomeno un minimo di sconcerto alla vista del mondo. Cosi' vagando un po' a casaccio per casa, mette la mano sulla pila dei miei libri (sto stronzo) e tira fuori un regalo, con tanto di dedica dell'adorata Viola risalente a Gennaio. Il regalo in questione è il romanzo "Il Buddha delle periferie" di Hanif Kureishi. Cinquantenne, padre pakistano e madre inglese. Sarà stato il nome irrimediabilmente paki a far scattare i suoi sensori sensibilissimi. Il protagonista del romanzo si rivela da subito - a suo dire - un pakidimmerda, un hippy vestito di abiti sgargianti, un checcaprendinculo che smanetta i suoi compagni di scuola, si fa sborrare in mano e si lecca le dita, il padre è un impiegato statale che si trasforma in una specie di santone ricoperto di drappi di seta rossi e oro tutto questo da solo sarebbe bastato e avanzato. Lo dice il nazi che vive dentro di me e io devo ammettere che convengo. Il peggio però arriva alle pagine 64 e 65, quando il maledetto paki viene mandato alle selezioni delle giovanili del MILLWALL e lui dichiara invece di essere addirittura tifoso dei giudei del TOTTENHAM, l'unico SPUR(go) di tutto il sud di londra....e come se non bastasse ancora, come se questo non fosse in se già motivo sufficiente di universale disprezzo da parte dell'intera comunità umana, chiede a suo zio di accompagnarlo a vedere una partita e quale se non un CHELSEA - TOTTENHAM che si conclude con la vittoria dei giudei per 1 a 0? In definitiva Viola cara, il romanzo fin qui è molto piacevole, scritto con il solito inconfondibile talento britannico, tuttavia ti sarei grata se in futuro tu evitassi di regalarmi tale materiale negroide che manda il naziskin che vive dentro di me su tutte le furie. Guarda come si è vestito dopo essere arrivato a pag 65.....
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