Nick: falconero Oggetto: Perché????? Data: 6/4/2004 17.38.39 Visite: 118
PERCHE' SONO CONTRARI ALLA RIDUZIONE DELLE TASSE ?
La domanda non è peregrina. Perchè a sinistra e anche alcuni nel centro Destra sono contrari o storcono il naso alla riduzione delle tasse ? A sinistra si potrebbe dire che lo sono perchè il solo pensiero che, dopo la riduzione - peraltro prevista dal programma e dal Contratto con gli Italiani - gli Italiani possano votare plebiscitariamente Berlusconi è tale da gettare nel terrore assoluto la nomenklatura di sinistra. Nel Centro Destra è evidente il tentativo di proporsi come alternativa a Berlusconi nella guida della Coalizione, sperando in un indebolimento del Premier (con un calcolo tanto pericoloso quanto ingenuo, visto che, smaccatamente scoperto, non può che indurre gli elettori a preferire il voto a Forza Italia rispetto a quello di chi cerca di fare lo sgambetto al Presidente) che non si avrebbe se si realizzasse la riforma delle aliquote fiscali. Ma non c'è solo questo. A cosa serve il denaro pubblico che noi tutti con le nostre tasse versiamo all'erario e viene utilizzato dai governenti ? Al funzionamento della macchina dello stato, direte, alla pubblica istruzione, alla sanità pubblica, ai servizi ... tutto vero (a parte ogni considerazione sull'efficienza e la produttiva dei servizi resi dal pubblico) ma, soprattutto serve a mantenere funzionari, impiegati, associazioni, erogare fondi, puntellare carriere in crisi, finanziare iniziative discutibili. E ancora serve a finanziare tramite i patronati e i CAF, i sindacati, serve a far sì che i partiti possano mettere in piedi una struttura per stipendiare i propri funzionarietti, serve a pagare sindacalisti in distacco che, per dare una parvenza di funzionalità ad un servizio, devono essere sostituiti da altri lavoratori elevando all'ennesima potenza il costo dei dipendenti pubblici e serve anche a dare contributi ai convegni no global, alle marcette della pace, ai campi antimperialisti, a pagare "aiuti fraterni" a Cuba. E l'elenco potrebbe continuare e sarebbe l'elenco dei risparmi possibili per coprire la riduzione delle aliquote fiscali. Ecco che si riesce meglio a comprendere il perchè funzionarietti di partito, boiardi e burocrati di stato sono saltati come morsi da una tarantola, squittendo che "no, non si può ridurre le tasse": perchè i primi a dover rinunciare a posizioni di privilegio, sono proprio loro. E qui è opportuno ricordare come proprio a sinistra abbiano il maggior numero di fruizione di simili benefits, basti solo pensare ai distacchi sindacali. Una sinistra che incapace ancora di ragionare in termini di libero mercato, vorrebbe sfruttare le risorse pubbliche che, con la riduzione delle tasse, verrebbero invece dirottate da ogni singolo contribuente verso le proprie personali esigenze. E' insomma, la paura di una accolita di mantenuti (con le nostre tasse) di perdere le loro immeritate, altissime retribuzioni che si oppone a Silvio Berlusconi ed al suo proposito (che siamo certi realizzerà per il nostro esclusivo beneficio) di ridurre le vessazioni fiscali che si appropriano indebitamente di soldi guadagnati dai cittadini con il loro lavoro, per mantenere strutture e burocrazie inefficienti. Ed in questo hanno un alleato nella confraternita di Bruxelles, una manica di eurocrati che si sovrappone alla già costosissima burocrazia nazionale e che è guidata da un principe dei boiardi di stato la cui carriera, tra enti pubblici, associazioni sovvenzionate, presidenze iri, è emblematica di quanto interesse ci sia a non veder ridotto il fiume di denaro per il loro mantenimento. Ecco dov'è l'unico, vero conflitto di interessi. Tale confraternita minaccia un avviso di rompimento: bene, sappiamo l'uso da farne che ci consentirà di risparmiare anche sulla carta igienica. 4 aprile 2004
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