Nick: Nieth Oggetto: MOLESTIE SESSUALI A NAPOLI Data: 16/1/2007 22.1.1 Visite: 239
ok, ok. non esiste una denuncia, e quindi il fatto non va divulgato. nessun documento che prova che la cosa sia vera, e quindi nessuno si piglia la responsabilità. e poi ci sono gli intoccabili.. quelle teste che cadrebbero, e che non dovrebbero cadere.
quindi, io ora non vi racconto nessun fatto reale. vi racconto una storiella inventata da me. con luoghi, fatti e persone del tutto immaginarie, con ogni riferimento del tutto casuale.
se avete capito la premessa, andate avanti. altrimenti, fermatevi qui: nessuno vi confermerà quello che troverete scritto sotto, perchè nessuno può confermarvelo.
ricordate: nessuna condanna, nessuna comunicazione, quindi il fatto non sussiste e non va divulgato.
ps: premetto che so benissimo che togliersi delle accuse del genere di dosso, una volta scagionato, sarebbe quasi impossibile. ma in alcuni casi, quando la colpevolezza è provata, non dovrebbe esserci nessuna "testa titolata" a fermare l'informazione.
ora, cominciamo con la storiella.
c'è un istituto scolastico in una città italiana. per comodità di riferimenti, per dare un idea, diremo che la città italiana è napoli e che l'istituto scolastico è un alberghiero. in questo genere di istituti, come tutti saprete, tra le attività ci sono quelle "pratiche", come cucinare e servire in sala. bene, questo alberghiero di napoli, nel suo staff, ha una persona piuttosto particolare a prendersi cura di tutti gli studenti (nella quasi totalità si tratta di studentesse, dai 13 ai 18 anni, quasi tutte minorenni). ha una cinquantina d'anni, e fa l'assistente tecnico pratico di cucina. ha una moglie ed un figlio. gli piace assistere durante le lezioni, ma più d'ogni altra cosa, gli piace assistere alle studentesse. ogni tanto non riesce a tenere a freno i suoi bollenti spiriti (e chiamamoli così), e oltre a posare gli occhi cerca di posare qualcos'altro. così gli capita di adocchiare una ragazzina e di chiudere la porta al momento giusto. a chiave. poi le si avvicina, e parte con la più disinvolta mano morta. se gli va, prova anche a baciarla. lo ha fatto almeno due volte, a pochi mesi di distanza. circola voce che i dirigenti dell'istituto siano consapevoli di queste tendenze ma, giustificandole come "normali carezze paterne", facciano di tutto per smentire la pericolosa accusa di molestie. fin quando, quasi un anno fa, una ragazzina si trova in quella situazione. l'assistente chiude la porta a chiave, poi tenta di baciarla. lei cerca prima di opporsi, poi riesce a scappare. una volta a casa, racconta tutto ai genitori. parte la denuncia. il giorno successivo, l'assistente non si presenta al lavoro: gira voce che sia ai domiciliari, per accertamenti. quando la polizia è andata a scuola per interrogarlo, lui non si era fatto trovare. sono andati a prenderlo a casa, intorno alle 23. i poliziotti interrogano gran parte del personale dell'istituto, sentendo anche alcune ragazze. scoprono che non è la prima volta che si verificano episodi del genere.
avete mai sentito una storia del genere? credo di no. ve ne sareste ricordati. ma è anche comprensibile. è una storia inventata, non c'è nulla di vero. ufficialmente.
ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto.. il mio blog: http://www.bananaamotore.splinder.com / |