Nick: Bardamu Oggetto: liberalizzazione Data: 19/1/2007 15.23.49 Visite: 111
Con la liberalizzazione della rete dei carburanti e l'introduzione di «meccanismi di vera concorrenza nel settore» si otterrebbero «risparmi medi di 8 centesimi a litro, 4 euro ogni pieno di 50 litri», pari a «100 euro l'anno a famiglia» (lo stesso importo calcolato anche da Adiconsum, altra associazione di consumatori) e a «2 miliardi di euro l'anno sottratti al cartello dei petrolieri e restituiti nel circolo virtuoso dei consumatori». Questo il risparmio stimato da Adusbef e Federconsumatori, che appoggiano la proposta fatta dal ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani e chiedono che, oltre all'Antitrust, intervenga la magistratura per il reato di aggiotaggio. Il primo dicembre, affermano le associazioni dei consumatori, «il prezzo di un barile di brent (il petrolio estratto nel mare del Nord) era pari a 64,44 dollari, mentre il prezzo della benzina era fissato a 1,234 euro e quello del gasolio a 1,133 euro. Oggi, a tasso di cambio euro-dollaro sostanzialmente invariato (1,290), un barile di brent è sceso sotto i 50 dollari, con un ribasso del 22,41%, ma il prezzo della benzina, fissato a 1,213 euro a litro, ha avuto un irrilevante ribasso dell'1,70%; quello del gasolio da autotrazione, secondo il sito del ministero dello Sviluppo Economico, è imposto oggi ad 1,090 euro in media, ha avuto un calo del 3,09%». Secondo Adusbef e Federconsumatori si tratta di dati che potrebbero «portare le Procure della Repubblica all'apertura di indagini penali per il reato di aggiotaggio». Le due associazioni chiedono inoltre «sgravi urgenti sulle accise per restituire ai cittadini, anche come un bonus fiscale, quei 3,6 miliardi di euro l'anno lucrati dal meccanismo perverso Iva-accise». |