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Nick: Mach
Oggetto: Le due Chiese
Data: 25/1/2007 10.26.35
Visite: 134

Voi di che chiesa siete?Quella di Ruini o quella di Martini?


Ormai ci sono due Chiese, una rappresentata dal cardinal Martini e l´altra dal cardinal Ruini. Si può, anzi è inevitabile, sentirsi più vicini a una e più lontani dall´altra, ma non si può, qualunque posizione si prenda, esprimere verso l´altra disprezzo o condanna. Sono due forme di grandezza. A brevissima distanza uno dall´altro, i due cardinali si sono espressi su temi di enorme sensibilità per la coscienza cattolica e laica: la morte, la malattia, l´agonia, il diritto di farla finita, di lasciarsi andare. Il cardinal Martini è intervenuto per primo, ma prima di citare i passi più rilevanti del suo intervento, ricorderò che il cardinal Martini, di quasi 80 anni, è un malato parkinsoniano, bisognoso di cure «per reggere la fatica quotidiana e per prevenire malanni debilitanti». Dunque, è in lotta contro il male. La fede si rafforza con la sofferenza, ripete la Chiesa. Sì, certo, ma la sofferenza trasforma la fede, e a volte la rivoluziona. Il cardinal Martini afferma che «è di grandissima importanza distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico»: «la prima intende abbreviare la vita, causando positivamente la morte»; «la seconda rinuncia a procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo». In quest'ultimo caso, citando il Nuovo Catechismo, Martini precisa che «non si vuole procurare la morte», ma «si accetta di non poterla impedire». Per valutare se quella parte finale di vita che è ormai morte, solo agonia, solo sofferenza, sia degna di essere vissuta, il cardinal Martini dice che bisogna anche «ascoltare le richieste del malato». Il malato ha potere decisionale su se stesso. Ora, non c'è dubbio che Welby chiedeva di esser lasciato morire. A leggere bene le parole del cardinal Martini, c'è in esse la comprensione che Dio aveva deciso la fine di quella vita, e che accettare quella fine significava aiutare il disegno divino. Non era un atto blasfemo: «Tu benignamente vuoi farmi vivere, io malignamente voglio morire». Era una sottomissione: «Sento che vuoi farmi morire, accetto e mi rassegno». Diametralmente opposta la lettura del cardinal Ruini, che a un credente come Welby ha negato i funerali religiosi «perché il defunto, fino alla fine, ha perseverato lucidamente e consapevolmente nella volontà di porre termine alla propria vita, (...) atteggiamento contrario alla legge di Dio». In questo modo si vede un Dio che infligge un'agonia interminabile, e un malato che pur di sottrarsi scappa nella morte ma così scappando compie una ribellione immeritevole di perdono per l'eternità. Siamo al Cattolicesimo pre-socratico, che è stato, fino a qualche decennio fa, tutto il Cattolicesimo: fai quel che vuole Dio, così fai il bene. Socrate si proponeva il passaggio all'altra sponda: fai il bene, così fai quel che vuole Dio. Il cardinal Ruini sta sulla prima sponda, il cardinal Martini sulla seconda. Stando sulla prima sponda, il cardinal Ruini non vede il bisogno di assicurar nuovi diritti ai conviventi e ai loro figli, perché, afferma, tutti i diritti necessari «sono già assicurati dal diritto civile». Quindi niente Pacs, niente famiglie affettive, niente unioni fra omosessuali. Dietro la condanna delle unioni omosessuali, c'è, da sempre, la condanna dell'omosessualità. Dicevo, le opposte posizioni riguardo alla malattia inguaribile e al diritto o meno di sottrarsi alla sofferenza, sono ambedue forme di amore, e vanno ammirate. Ma se c'è un moribondo sofferente fino alla disperazione, che non può mai guarire e nemmeno migliorare, anzi peggiora di giorno in giorno, fino a fare delle giornate un lamento ininterrotto, colui che vuole che resti così fino alla fine ama, e molto, ama indicibilmente: ma non ama l'uomo, ama Dio. Grandemente. Io riconosco al cardinal Ruini questa grandezza. Ma se un giorno avrò bisogno, spero di trovare una meno grande, ma più umana, forma di pietà


Ferdinando Camon


unita.it
"Quando c'è l'amore c'è tutto". "No ti sbagli, chella è 'a salute".

www.sgteverola.tk



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Le due Chiese   25/1/2007 10.26.35 (133 visite)   Mach
   re:Le due Chiese   25/1/2007 10.58.59 (44 visite)   Aiace753
   Con tutto il rispetto...   25/1/2007 12.1.21 (62 visite)   Mach
      re:Con tutto il rispetto...   25/1/2007 12.17.23 (19 visite)   Aiace753
         re:Con tutto il rispet   25/1/2007 12.33.52 (25 visite)   Mach (ultimo)

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