Nick: insize Oggetto: BLACKWATER Data: 9/4/2004 13.44.59 Visite: 100
Le uccisioni di Falluja hanno portato alla ribalta un aspetto della guerra irachena di cui finora si è parlato molto poco. I notiziari hanno insistito molto sul fatto che si trattava di «civili» americani. Tecnicamente sì, erano civili: nel senso che non appartenevano alle forze armate del governo. Ma in realtà erano soldati. Soldati di ventura. Mercenari.(BLACKWATER) BLACKWATER
I cadaveri amputati che la settimana scorsa oscillavano dalle travature di un ponte metallico a Falluja hanno riproposto in tutta la sua orrida oscenità il problema dei mercenari nella guerra moderna (vedi Oipaz del 21 gennaio 2003). Quei corpi appartenevano infatti a quattro dipendenti della Blackwater Usa, una delle maggiori «compagnie militari private» (Pmc) operanti in Iraq. Nessuno sa quanto sia il fatturato mondiale complessivo delle Pmc, ma già prima dell'invasione dell'Iraq si stimava che si aggirasse intorno ai 100 miliardi di euro. Non si tratta di un mero ritorno al passato, ai capitani di ventura; non rivediamo semplici versioni moderne di Giovanni dalle Bande Nere. I mercenari sono quelli di sempre, ma sono assolutamente inediti sia il reclutamento, sia la struttura in cui sono inquadrati. A operare sono infatti vere e proprie corporations, identiche per dimensioni e funzionamento alle grandi corporations tradizionali, solo che invece di operare nella sanità o nel cibo in scatola, queste imprese operano nel mercato della guerra (sul tema, la Cornell University Press ha pubblicato nel 2003 il libro Corporate Warriors di Peter W. Singer). Tanto è vero che spesso queste ditte sono filiali di multinazionali: così Mpri (Military Professional Resources Increment) è stata comprata dall'industria militare L-3 Communication quotata a Wall Street, mentre Vinnel è una filiale del gruppo Trw; Logicon è un dipartimento del gruppo di armamento Northrop Grunman: a Logicon appartenevano tre civili americani tenuti in ostaggio per più di un anno in Colombia, dove furono catturati mentre erano in missione per cercare laboratori di cocaina. Siccome usare certe parole fa brutto, le compagnie che assumono ex militari, come la Blackwater di cui erano dipendenti i quattro di Falluja, non si fanno chiamare eserciti privati - che sarebbe la descrizione esatta della loro attività - ma security contractors, come le agenzie di metronotte e i vigilantes delle banche. Ma sono mercenari, soldati che lasciano l'esercito ufficiale e si arruolano negli eserciti privati per amore dei soldi e dell'adrenalina. Perché, come tutti i mercenari, sono pagati molto bene, stanno al Palestine o allo Sheraton e sono impiegati per i compiti più pericolosi. Oltre che per le operazioni più difficili da raccontare di fronte a una Commissione parlamentare, dovesse mai saltarne fuori una. Non sorprendentemente, in Iraq la Blackwater e un'altra ventina di eserciti privati concorrenti stanno facendo affari come nessun altro. Forze armate e altre agenzie governative non amano affatto i loro dipendenti, anche per certi atteggiamenti non proprio charming: «Quei tipi della Blackwater,» dice un ufficiale dell'intelligence in Iraq, «se ne vanno in giro sfoggiando i loro Oakley e puntando le armi dai finestrini delle auto. Hanno puntato le armi contro di me, e la cosa mi ha fatto incazzare. Figuratevi cosa ne può pensare uno di Falluja.» www.indymedia.it |