Nick: insize Oggetto: NO EXA Data: 10/4/2004 9.18.10 Visite: 78
L'Italia è in guerra. Quest'anno, dal 17 al 20 aprile, Brescia ospita la ventitreesima edizione di EXA, uno degli appuntamenti espositivi più importanti per le maggiori aziende produttrici di armi leggere e di piccolo calibro a livello mondiale. La terza rassegna mondiale in quanto ad ampiezza espositiva e prodotto promosso, la prima in quanto ad afflusso di pubblico l'unica al mondo in cui è consentito l'ingresso a tutti i cittadini, minori compresi. Exa secondo la pubblicistica degli organizzatori promuove l'uso delle "armi sportive e dell'outdoor". In realtà l'esposizione è ampliata alle armi da difesa personale e ad articoli antisommossa per le polizie di tutto il mondo, armi che pur non essendo classificate "da guerra", per la legge italiana, sono state vendute illegalmente (spesso sotto la copertura del commercio legale, come ci ha ricordato Mons. R. Martino, rappresentante della Santa Sede all'Onu) e usate nell'ultimo decennio nei conflitti che hanno insanguinato il pianeta. A Brescia vengono prodotte il 90% delle armi leggere del Paese, l'Italia si pone al terzo posto tra i produttori mondiali. Armi, vale la pena di ricordarlo, definite dal Segretario Generale dell'O.N.U. Kofhi Annan, nel luglio 2001, "armi di distruzione di massa". Bastino solo due dati a definirne l'enorme portata distruttiva oggi nel mondo: nell'ultimo decennio due milioni e mezzo di bambini/e sono stati uccisi/e in conflitti dove sono state usate armi leggere e cinque milioni sono diventati/e disabili. Dietro questa mostra ci sono fabbriche, uomini e donne che lavorano, uomini e donne che fanno affari d'oro, uomini e donne che vengono uccisi/e o mutilati/e. Sta anche a noi spezzare la catena: salvare vite umane, trovare altre possibilità produttive, costruire un mondo più giusto, rispettoso dei diritti di ognuno/a, in cui la violenza e la guerra siano bandite per sempre. Exa rappresenta dunque una vetrina per alcune tra le più importanti fabbriche d’armi al mondo; promuove l’uso delle armi a scopo ludico, sportivo, di difesa, ma costituisce occasione d’incontro e di affari anche per tipologie di armi a uso bellico e antisommossa. Le ragioni per boicottare Exa sono quindi molteplici e attraversano diversi temi tutti interni alla dimensione della globalizzazione capitalista.
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