Nick: Casual Oggetto: Giochi bene, gioco male. Data: 30/1/2007 9.37.34 Visite: 214
Che dire? Genoa veloce e tecnico, Napoli macchinoso ma arcigno. Quando sembrava fatta, col solito rigore a pochi minuti dalla fine, ecco che il neoacquisto rossoblù Leon tira fuori dal cilindro il colpo del campione e mette dentro su punizione quello che forse è un meritato pareggio. Sul nostro versante inguardabile la prestazione di Rullo, ma il ragazzo è appena arrivato e aspetteremo, come è buona norma fare sempre, certo è che il suo innesto non ha modificato di una virgola il non-gioco del Napoli. A conferma di antiche certezze, quando entra Sosa la pressione azzurra aumenta e la cosa non sorprende per una squadra che salta sistematicamente il centrocampo con lanci lunghi e cross, spesso inutili, dalla trequarti. Forse ieri sera Bucchi si è giocato le sue ultime chances, o meglio il Napoli ha dimostrato di non essere costruito a sua misura. In queste condizioni e senza essere intervenuti sul mercato del gennaio con correttivi degni di rilievo la presenza di Bucchi si è rivelata poco incisiva. San Paolo pieno, veramente pieno come non si vedeva da tempo, ma in assoluta sincerità dei tanti occasionali presenti ieri avrei fatto volentieri a meno. Vorrà dire qualcosa se in 2000 a Lecce si fa un tifo che si sente fino a Bari e con una curva B strapiena si riesce a fare giusto una manciata di cori degni di nota. Altro discorso per la A, curva ormai matura e con una personalità ben definita, nella quale va chi vuole incitare la squadra e condivide una certa mentalità ultras. Impressionante l'apporto canoro di quella gradinata, in netto contrasto coi fischi alla squadra dei distinti ieri veramente pieni di portatori di frittata di maccheroni, "marenna" e bottigilione di vino. Ridicoli poi i fischi a Bucchi e a Montervino, entrato a una manciata di minuti dalla fine. Ma sono discorsi vecchi e non mi dilungo per evitare di essere ripetitivo, confermo solo che preferirei uno stadio più piccolo per quelli sempre presenti, perchè se una volta l'equazione San Paolo pieno = tifo alle stelle, aveva un senso, oggi non è più cosi', meglio pochi ma buoni. Almeno 2000, a occhio, i genoani, bella atmosfera fuori con intere famiglia di grifoni alle prese con nugoli di scugnizzi napoletani che invocavano lo scambio della sciarpa. Tutto molto politically correct, però, sia chiaro, insieme ai vari giri di campo a bandiere congiunte che hanno concluso il lungo week end napoletano dei gruppi genoani. Alla fine un vero peccato per il risultato che sembrava ormai acquisito, ma ieri abbiamo avuto conferma del fatto che la classe e i colpi a effetto hanno ancora un senso nel pallone. Allo stesso tempo è apparso chiaro che il Napoli è una squadra anti-spettacolare ma solida, alla quale è davvero difficile fare goal e che, come capita quasi sempre, riesce a produrre di più in pochi minuti ad alta tensione che nel corso di una partita intera. Il girone d'andata lo abbiamo archiviato. Lasciando ragionevolmente da parte la Juve, ci giocheremo il secondo posto con Genoa e Bologna, sperando che il ritorno a Marassi non sia la partita della vita, sarebbe un'occasione troppo ghiotta per i cani sciolti avvinazzati e per chi soffia contro questo gemellaggio, sul versante rossoblù, cosi' come su quello partenopeo. |
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