Nick: POESIA_70 Oggetto: UCCIDE LA MOGLIE Data: 30/1/2007 21.14.12 Visite: 165
UCCIDE LA MOGLIE, FERISCE IL FIGLIO E SI UCCIDE FIRENZE - Ha ucciso la moglie colpendola con una mannaia, ha ferito il figlio con un colpo di arma da fuoco e poi si è suicidato. E' una prima ricostruzione di quanto successo questa mattina intorno alle 7 in un appartamento in Borgo San Jacopo, in centro a Firenze. In base ad una prima ricostruzione sembra che l'uomo di 61 anni, fiorentino, abbia ucciso la moglie, di 46, anch'essa fiorentina, con un colpo di mannaia e abbia poi sparato al figlio di 16 anni ferendolo, dopodiché l'uomo si sarebbe rivolto l'arma contro togliendosi la vita. Il figlio attualmente é ricoverato all'ospedale di Careggi. Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia e del 118. L'uomo si chiamava Riccardo Bettini ed era un fotografo. Non è escluso che per uccidere la moglie Anna C., oltre alla mannaia abbia utilizzato anche la pistola con la quale l'uomo si è poi tolto la vita sparandosi alla testa. A dare l'allarme al 118 è stato il figlio che, nonostante sia stato raggiunto da alcuni colpi al torace, è sopravvissuto. Il giovane, ricoverato all'ospedale di Careggi, non sarebbe in pericolo di vita e all'arrivo dell'ambulanza del 118 sarebbe stato ancora cosciente. Potrebbe forse esserci la morte della figlia all'origine dell' omicidio-suicidio. E' quanto emerge dai racconti fatti da due conoscenti di Riccardo Bettini. La figlia di Bettini, raccontano i due conoscenti, è scomparsa tempo fa dopo una grave malattia e l'uomo da allora, ricordano, non si sarebbe più ripreso. Tutto è avvenuto intorno alle 7 di stamani. Secondo la ricostruzione fatta al momento dagli investigatori, Bettini ha raggiunto la moglie Anna Cangiulli in salotto, dove la donna dormiva, e le ha sparato con una pistola, non riuscendo però ad ucciderla, forse perché l'arma, sembra un residuato bellico, si è inceppata. Per questo ha poi utilizzato una mannaia. Il figlio Lapo è stato ferito successivamente: probabilmente é accorso in salotto dalla sua camera e il padre - che forse il ragazzo ha cercato anche di disarmare -, gli ha sparato. Poi Bettini, credendo probabilmente di aver ucciso anche il figlio, si è tolto la vita sparandosi alla testa. A chiamare i soccorsi é stato lo stesso ragazzo. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti, il personale sanitario inviato dal 118 e anche i vigili del fuoco, che hanno aperto la porta dell'abitazione. Le indagini sono ora condotte dalla squadra mobile, il cui dirigente Filippo Ferri ha effettuato un sopralluogo nell'abitazione di borgo San Iacopo insieme al sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, il pm Ettore Squillace Greco.
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