Nick: Bardamu Oggetto: re:La risposta Data: 31/1/2007 17.18.51 Visite: 49
È giusto che la coppia presidenziale americana, ai tempi dello scandalo Lewisnky, sia stata messa in crisi da «Newsweek» e dallo «Starr Report», mentre i coniugi Berlusconi si scontrano dopo i «Telegatti». L'Italia è ormai una proiezione televisiva; ma la casa di Silvio e Veronica, per fortuna, conserva ancora parvenze di normalità. Il Cavaliere, leggendo quel titolo («Veronica Berlusconi: mio marito mi deve pubbliche scuse»), deve aver pensato: non è più la casa delle libertà! Sbagliato: le libertà ci sono, e ne ha avute; ma non deve esagerare. È chiaro che la signora - ormai prossima alla santificazione a sinistra - ha ragione a sentirsi offesa. Resta comunque lo stupore. Non sapeva che il consorte vuol esser tutto e il contrario di tutto? Marito devoto e seduttore, paladino della Chiesa e divorziato, appassionato di soubrette e di De Gasperi, multimiliardario e popolare, socialista e uomo di destra, leader democratico e padre-padrone della colazione, oligopolista TV e fautore della concorrenza: l'uomo è un ossimoro ambulante, ma la cosa non gli ha impedito di far carriera. Perché? Semplice: perché incarna il sogno italiano di essere tutto, accontentare tutti (e accontentarsi in tutto), senza rinunciare a niente. Prima o poi arriva una Veronica, però, e ha il coraggio dirci la verità. Beppe Severgnini
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