Nick: insize Oggetto: NAZI A BARI Data: 14/4/2004 13.49.48 Visite: 79
FORZA NUOVA, ARRESTI A BARI PER PESTAGGI E MINACCE BARI - Undici pestaggi compiuti con mazze, bastoni, bottiglie, catene e con un crick, danneggiamenti vari, minacce al docente dell' Universita' di Bari Luciano Canfora, collaboratore del Corriere della Sera, e intimidazioni al segretario dell' arcigay di Bari, Michele Bellomo, portavoce del Gay Pride svoltosi a Bari nel giugno 2003. E' quanto contesta la Procura di Bari a quasi tutti i 15 presunti aderenti al movimento politico di estrema destra 'Forza Nuova' arrestati oggi da carabinieri del Ros e del comando provinciale del capoluogo pugliese anche per il reato di associazione per delinquere. A due degli arrestati viene anche contestata ''l' incursione con tecnica e organizzazione da gruppo militare d' assalto'' - cosi' la definisce l' accusa - avvenuta il 4 febbraio scorso nella clinica Santa Maria di Bari, specializzata in ginecologia e ostetricia. Nelle sale di degenza del servizio di pianificazione famigliare due persone interruppero il servizio pubblico, insultarono il personale medico e paramedico e le donne ricoverate, e esibirono loro pubblicazioni di immagini raccapriccianti contro l' aborto. Tra le undici persone picchiate selvaggiamente da un commando 'squadrista' - cosi' come lo definisce l' accusa - c' e' Giuseppe Errico, attivista del centro sociale 'Coppola Rossa' di Adelfia (Bari) pestato il 7 giugno 2003 per strada a Triggiano (Bari). Dieci persone lo avrebbero avvicinato e colpito con bastoni, mazze e con un crick. Errico fu ricoverato in ospedale dove i medici lo medicarono e gli applicarono 20 punti di sutura. Altre sette persone furono invece aggredite a Bari il 10 giugno 2003 mentre affiggevano su muri cittadini manifesti per un concerto di simpatizzanti dell' area di sinistra. I sette furono aggrediti con pugni, calci, fibbie metalliche, bastoni e catene. Riportarono lesioni giudicate guaribili in pochi giorni. Furono pestati anche - tra il 28 novembre 2001 e il 27 febbraio scorso - altri tre appartenenti al centro sociale 'Coppola Rossa': anch' essi riportarono lesioni lievi. Le minacce rivolte al prof.Canfora, invece, fanno riferimento al fatto che alcuni indagati avrebbero scritto sul muro accanto al portone di casa del docente: 'Canfora brucerai come Stalin' e 'Canfora bioa', solo perche' lo studioso - secondo la ricostruzione accusatoria - avrebbe mostrato qualche favore verso le ideologie di sinistra durante le sue prolusioni di docente universitario. 14/04/2004 09:34 www.ansa.it
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