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Nick: _Vulvia_
Oggetto: Il calcio e gli incoerenti.
Data: 5/2/2007 11.49.37
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Dal blog "misterliviolotienepiccoloemalfunzionante.it" vi regalo questo lungo articolo:
Il calcio e gli incoerenti.
Salve a tutti amici del forum. Leggo con stupore i vostri commenti qui sopra sulla vicenda calcio violento e argomenti correlati. Io sono uno sportivo stufo del calcio da quando, per esperienza diretta, scoprì che le partite venivano vendute come al supermarket. Finì la mia passione per lo stadio e per il calcio professionista, dandomi alla classica partita da calcetto che suscitava in me più soddisfazione. Oggi si parla tanto di decreto amato: o gli stadi si dotano di infrastrutture osservanti le norme vigenti, oppure si lasciano fuori tifosi tifosotti e ultras (che per me è sinonimo di repressione, esaltazione e frustrazione sociale). Dai fatti emersi deduco che questo sport va condannato in modo esemplare. Già con questa condanna e con queste nuove norme già si viene incontro ai presidenti delle squadre che, nel caso la partita si dovesse giocare a porte chiuse, avrebbero un grosso vantaggio: Non tratterebbero più con gente di poco conto o criminale. Lo sapete che gli ultrà minacciano i presidenti delle squadre per godere di biglietti omaggio? In alcuni casi se li rivendono pure. E poi scusate miei cari… c’è tanto di sky che ti fa vedere la partita da 40 camere dove è impossibile perdere un’azione e dove a vederla a casa si rischia al massimo una scoppiettata da un amico che fa il tifo per la squadra avversaria. Certo lo stadio è bello, ma è bello quando è il gioco a decidere lo spettacolo e le coreografie. Non è che, perché si è in curva, si deve cantare per forza. Io vado in curva, anche perché costa troppo il biglietto negli altri settori dello stadio e magari ho moglie e figli al seguito (anche io morto di fame ho diritto a vedè na partita in santa pace no?). Quindi, perché mi si deve imporre il fatto di cantare a squarciagola i cori del Napoli? Magari da una persona che fa la ricotta sul tifo e collabora con la giustizia facendo incriminare i suoi adepti? E’ il pubblico che deve decidere di fischiare, di condannare un fallo oppure di esultare al primo goal e perché no, anche al goal della squadra avversaria. Non esiste che mi debba essere imposto il modo di assistere ad una partita e magari sentirmi deriso perché io vivo il calcio in un modo diverso da chi non fa un cazzo nella vita ed attende il sabato o la domenica per dar sfogo alle sue repressioni e frustrazioni sociali. In tutto questo l’incoerenza cosa c’entra ??? mi domanderete… Beh l’incoerenza del caso è quella politica che attualmente è favorita e sponsorizzata dai criminali che siedono al parlamento. Criminali che hanno intitolato un’aula ad un ragazzo morto per aver commesso un reato, la cui madre ha fatto carriera politica, ha fatto il film sulla vita del povero figlio che, tra un viaggio di droga e un altro, si divertiva a partecipare alle scorribande criminali che si presentavano contro lo stato e contro i poliziotti la cui colpa è quella di sottostare alle direttive. L’incoerenza sta nel rispetto delle istituzioni, quel rispetto che i criminali al governo non hanno. Addirittura i loro elettori pensano che i figli dei poliziotti uccisi campano meglio senza il padre defunto in servizio, grazie alle indennità riconosciute dallo stato. Proprio come mamma giuliani allora, che prima era la mamma di un tossicodipendente esaltato ed adesso è un’attivista politica che va in giro per la nazione a farsi pubblicità e a procurarsi i voti!
Tutti parlano del modello inglese citando stadi e strutture sfarzose e in regola, ma noto con dispiacere che nessuno abbia citato la vera idea nata dagli inglesi da più di un biennio oramai: Il torneo intersociale. Lì, le partite non si vendono, non esistono ultrà e l’evento fa da traino a quello che è il vero scopo dello sport: l’aggregazione sociale in una società multiculturale dove esistono diversità radicate che nello sport trovano il punto d’incontro, ma anche di confronto.
Cordiali saluti ci rivedremo fra 11 giorni
