Oggetto: celle in curva
Data: 10/2/2007 14.14.35
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In curva un posto di polizia giudiziaria e due celle di sicurezza da 20 metri quadrati ciascuna, capaci di «ospitare» un centinaio di persone. Serviranno per i teppisti che trasformano le domeniche - a Napoli i sabato - del pallone in giornate di guerriglia urbana. È una delle misure da approntare per rendere il San Paolo agibile, ovvero adeguarlo alle norme del decreto Pisanu inasprite dal ministro dell’interno Giuliano Amato in funzione antiviolenza negli stadi. Chi sgarra, dunque, va direttamente in cella come avviene già da molti anni negli stadi inglesi. Dove il problema hooligans è stato risolto anche adottando misure come quelle delle celle in curve, un deterrente rivelatosi efficace. I lavori di adeguamento del San Paolo dureranno un mese in più, almeno quelli che riguardano la parte di competenza del Comune (fra cui le celle) e costeranno oltre due milioni. I cantieri pubblici saranno chiusi - se tutto va bene - per la partita interna con il Pescara di metà aprile e non entro il 31 marzo, come si era prospettato in un primo momento. Ma questo non significa che lo stadio verrà aperto ai tifosi, perché ci sono altre opere da fare che toccano alla società del presidente Aurelio De Laurentiis, come l’installazione dei tornelli. Palazzo San Giacomo ha reso noto il suo piano ieri nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica indetto dal prefetto Alessandro Pansa. E ha motivato lo slittamento delle date perché bisogna ottemperare agli obblighi di legge per le gare di appalto. A rappresentare il Comune in prefettura c’erano gli assessori Enrico Cardillo e Alfredo Ponticelli, rispettivamente con delega al Bilancio e allo Sport. Nel Comitato di ieri Pansa ha decretato quello che si sa ormai da diversi giorni: la non agibilità dell’impianto di Fuorigrotta perché insicuro. Gli spalti oggi, per la partita con il Piacenza, resteranno vuoti, ma al San Paolo ci saranno 650 poliziotti che già da ieri sera hanno cominciato la bonifica dell’impianto. Il timore che a Fuorigrotta si possano radunare masse di tifosi non certo contenti resta alto. Lo stadio e l’intera zona saranno blindati come se si trattasse di una normale giornata di campionato. Insomma situazione difficile e il presidente del Napoli De Laurentiis ieri l’ha prospettata al prefetto Pansa nel corso di un colloquio privato avvenuto prima del Comitato durato quasi un’ora. Il produttore cinematografico ha tentato la difesa fino all’ultimo degli abbonati, poi ha dovuto declinare. Al prefetto ha detto che è pronto a fare la sua parte, ma stando a quanto trapela ha anche incassato la certezza che Pansa accelererà al massimo le procedure per i lavori. De Laurentiis è andato via scuro in volto e si è quindi recato a Roma per partecipare alla riunione in Viminale dell’Osservatorio sugli stadi, l’organismo che deve monitorare l’adeguamento del San Paolo alle norme. Come è andata lo spiega il presidente della Lega calcio Antonio Materrese: «La situazione del San Paolo è tragica è quella che preoccupa di più l’Osservatorio del Viminale. Devo dare atto del grande impegno profuso dal presidente De Laurentiis che ha confermato l’acquisto del tornelli. Credo ci siano degli spiragli per la prossima settimana». -
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comunque sia,comunque andra'a finire...
sempre e solo:
FORZA NAPOLI
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