
Segregate in casa per sette anni. E' l'incredibile storia di tre bambine austriache, chiuse nella loro abitazione dalla madre caduta in depressione dopo il divorzio. La donna, 53 anni, giurista di professione, non solo impediva alle figlie di uscire, ma le teneva anche al buio.
Le tre ragazze, che ora hanno 14, 18 e 21, sono state liberate dalla polizia solo dopo una denuncia dei vicini.
Lo scandalo, scoperto un anno fa, è venuto alla luce solo in questi giorni. Questa storia non può che ricordara la vicenda di Natascha Kampusch, la ragazza austriaca rapita e tenuta prigioniera per otto anni nel box della casa del suo aguzzino.
Il quotidiano tedesco Bild scrive che Viktoria (6), Elisabeth (10) e Katharina (13) sono state chiuse "in casa, senza luce, trattate come come schiave".
"Da un giorno all'altro la madre - scrive il quotidiano tedesco - ha abbassato le tendine delle finestre e le tre figlie non hanno più visto la luce del sole". A partire dal 1998 la donna ha interrotto qualsiasi contatto con il mondo esterno. Al padre la donna avrebbe sempre detto che le figlie non potevano andarlo a trovare perché influenzate; ai vicini che erano dalla nonna. Praticamente nonhanno avuto nessun contatto con il mondo esterno, se non con la madre. L'unica persona di riferimento era la madre, ora giudicata insana di mente. "Niente tv, né elettrodomestici o acqua corrente; un'unica lampadina accesa. Hanno giocato con i topi, ai quali hanno anche dato dei nomi", scrive il giornale.
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