Nick: marco Oggetto: Bot Fly Data: 14/2/2007 9.57.28 Visite: 677
Avviso Moderazione: Le immagini contenute in questo post hanno un contenuto forte, che potrebbe essere ritenuto offensivo o fastidioso. Se vuoi proseguire nella visualizzazione clicca qui Miasi Foruncolosa. Un medico DAN spiega perché dovremmo tenere pulite e coperte le ferite quando viaggiamo. Con l’incremento dei viaggi internazionali verso mete esotiche, i subacquei hanno a disposizione un'infinità di località per immersioni da visitare, ma devono affrontare alcuni rischi legati all’ambiente. Accanto al rischio di scottature solari, i subacquei quando viaggiano sono maggiormente esposti al rischio di venire a contatto con insetti vettori di malattie. Un esempio abbastanza comune è la mosca (botfly) Dermatobia hominis. Questa mosca è responsabile di una malattia della pelle chiamata miasi foruncolosa (furuncolar myiasis). I subacquei che si trovano in Messico, America del Sud e Centrale e Trinidad rischiano di essere aggrediti da questi ditteri, ossia insetti con due ali. Cos’è la miasi foruncolosa? Un foruncolo è un rigonfiamento localizzato e infiammato della pelle e dei tessuti sottostanti provocato da un’infezione batterica di un follicolo pilifero o di una ghiandola cutanea; emette pus e un cuore centrale di tessuto morto. La miasi è un’infestazione ai danni di animali vertebrati ed esseri umani da parte di larve di insetti ditteri. Queste larve si nutrono dei tessuti morti o vitali del loro ospite, dei liquidi corporei o dei cibi ingeriti. Tra i vertebrati le vittime sono mammiferi, anfibi, rettili e uccelli. Classificazione delle Miasi Esistono tre forme di miasi la cui classificazione è basata sulla relazione parassita / ospite: Obbligata: le larve della mosca devono svilupparsi sopra o all’interno dell’organismo dei loro ospiti viventi. Facoltativa: le larve possono svilupparsi su materia organica sia viva che morta. Accidentale: le larve si sviluppano nel tratto intestinale dopo essere state inavvertitamente ingerite. Ciclo vitale di Dermatobia hominis Dermatobia hominis è una specie di mosca (botfly) le cui larve si sviluppano sulla pelle degli esseri umani e di molti animali domestici. Comunemente conosciuti come "tafani", sono parassiti completamente obbligati che ricavano tutte le loro necessità nutrizionali per la vita adulta durante lo stadio larvale. Gli adulti non si alimentano nel breve periodo dei loro 6 – 9 giorni di vita. Dermatobia hominis aggredisce l’insetto vettore (ad es. una zanzara) e deposita le uova nel suo addome, dove esse si incubano. Quando la zanzara si alimenta le larve si schiudono in risposta al cambiamento di temperatura corporea della vittima; poi si trasferiscono sulla pelle dell’insetto e da qui penetrano nell’organismo dell’ospite finale sia direttamente che attraverso la puntura della zanzara. Le larve si scavano una tana nel tessuto sottocutaneo (la componente grassa della pelle) per iniziare il loro sviluppo. Qui restano una media di 35 – 45 giorni, poi escono dall’ospite, cadono sul terreno, si impupano e volano via. La "botfly" allo stadio adulto è lunga da 1,5 a 2 centimetri, il torace blu – nero e l’addome con un riflesso metallico blu – viola. La larva si sviluppa attraverso tre stadi. Stadio 1 ("Primo Instar") è la larva appena schiusa che invade inizialmente l’ospite. Stadio 2 ("Secondo Instar") sono le larve che risiedono nel tessuto sottocutaneo per 5 – 10 settimane. In questo periodo la morfologia cambia da un piccolo ovale a un fiaschetto. [ La piccola larva nella foto 3] Stadio 3 ("Terzo instar") sono le larve completamente sviluppate e fusiformi. [La grande larva nella foto 3] Manifestazioni cliniche e infestazione Dottor Edgar Maeyens Jr. La penetrazione della larva attraverso la pelle non è dolorosa e di solito avviene nelle zone esposte, dove gli insetti possono facilmente pungere. Con la miasi foruncolosa la lesione iniziale è una piccola papula rosa che gradualmente si allarga fino a formare un nodulo rosso a forma di cupola con un’apertura centrale (poro), che rassomiglia ad un foruncolo. Il poro permette alla larva di respirare, ed un’ispezione ravvicinata spesso rivela i movimenti respiratori della larva. Per capire velocemente se la larva è presente ponete una piccola quantità di saliva sul poro respiratorio; se si forma schiuma significa che c’è la larva. Il nodulo che contiene la larva è di solito non più grande di un centimetro. Una volta all’interno del nodulo la larva non migra e rimane localizzata nel tessuto grasso. Le lesioni visibili sulla superficie della pelle spesso trasudano un secreto chiaro dall’apertura del poro. E’ raro che si sviluppi un’infezione, ed in quel caso il dolore e il pus sono il risultato di un’infezione batterica secondaria, non dell’insetto stesso. I noduli sono la conseguenza della formazione di cavità nel tessuto sottocutaneo, dell’infiammazione e della crescita della larva (vedi foto 1 e 2). Come si vede nella foto 2, un sottile strato di tessuto necrotico (cioè la zona rosso scuro) circonda immediatamente la larva, consentendole di nutrirsi di detriti cellulari ed essudati (la materia che trasuda da un’infestazione). Diagnosi differenziale Altre infestazioni che presentano gli stessi segni e sintomi sono: infezioni stafilococciche, granulomi da morso di zecca (tick-bite), infezioni fungine profonde, Bartonellosi (malattia da graffio del gatto), tungiasi (infestazione cutanea provocata da una mosca) ed infestazioni con vermi parassiti come Onchacerca, Loa-loa o Dirofilaria. Se la diagnosi è incerta potete osservare la lesione in cerca della protrusione o del movimento della larva, o fare il "test della saliva". L’incisione o l’escissione rivelano inevitabilmente il colpevole. Prevenzione Tenete pulite e coperte tutte le ferite. Usate repellenti per respingere gli assalti degli insetti. Cercate di soggiornare in luoghi con porte e finestre schermate. Non dormite fuori durante il giorno, quando gli insetti vettori sono più attivi. Poiché le larve sono in grado di attraversare tessuti a trama larga, cospargete gli abiti con repellente per gli insetti per evitare gli attacchi. Trattamento: Il trattamento definitivo della miasi foruncolosa consiste nel rimuovere la larva e assumere antibiotici se vi è un’infezione. Esistono svariati metodi aneddotici non invasivi per convincere la larva ad abbandonare volontariamente il suo ospite. Coprire il foro respiratorio con grasso di maiale, cera d’api, paraffina, nastro adesivo, gomma da masticare, smalto per unghie o carne cruda. Con questi metodi la larva, impossibilitata a respirare, uscirà in cerca di ossigeno. Personalmente consiglio l’estrazione chirurgica dell’intera creatura. Si riduce così il pericolo che restino in loco frammenti della larva, che possono causare infezione e reazioni avverse. Inoltre in sede di estrazione chirurgica è più facile pulire la ferita e scoprire un’infezione occulta nel suo primo stadio di sviluppo.
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