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Nick: Casual
Oggetto: Non mollare mai
Data: 14/2/2007 19.3.40
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Leggevo un po' di cose sul calcio dei vecchi tempi. Quando c'era la Coppa delle Coppe, abolita qualche anno fa, e la Coppa dei Campioni era a eliminazione diretta. Mi sono ricordato della Coppa di lega italo-inglese, competizione che opponeva i vincitori delle due coppe nazionali, vinta nel 1976 contro il Southampton (i cui tifosi sono chiamati molto amichevolmente "scummers" dai loro acerrimi rivali del Portsmouth), con una sconfitta di misura in Inghilterra e una secca vittoria per 4 - 0 a a Napoli. Quel giorno, 21 settembre 1976, ero allo stadio con mio padre e accaddero degli incidenti con gli inglesi che furono letteralmente "sucutati" e dovettero arrampicarsi sui cancelli del San Paolo per sfuggire all'ira dei primi ultras del Napoli. Devo dire che pur con un poco di strizza di culo la cosa mi piacque e bombardai di domande mio padre sull'Inghilterra, su dove si trovasse, su come parlassero.

Poi ricordo la finale di Coppa delle Coppe rubataci nel 1977 dall'Anderlecht con la complicità dell'arbitro inglese Matthewson (che lavorava per una società produttrice di birra, sponsor della squadra belga). La tv era in bianco e nero e io avevo 11 anni, mi ricordo che c'erano tanti napoletani in Belgio quella sera, tanti emigranti soprattutto, e il Napoli giocò una grandissima partita, prendendo una traversa clamorosa a pochi minuti dalla fine. Ciò nonostante perdemmo 2 - 0, vanificando la vittoria all'andata ottenuta con un goal di Pal e fierr Bruscolotti a 9 minuti dalla fine che fece quasi crollare un San Paolo stracolmo. C'ero anche allora e mi piacque moltissimo, era il primo anno che ebbi dai miei il permesso per andare allo stadio con i ragazzi del quartiere, tra i quali ce n'era qualcuno un po' più grande che faceva da chioccia alla maniata di ragazzini urlanti che eravamo.

Anche allora si contestava un giocatore come Savoldi nonostante i 16 goal realizzati, all'epoca il campionato di serie A era a 16 squadre e quindi 30 partite complessive. Si facevano le invasioni di campo, qualcuno allo stadio moriva, insomma tutto come oggi. No, in verità non era come oggi, all'epoca il calcio era più bello, c'erano i titolari e i panchinari, il turn over non esisteva, alla radio Tutto il calcio minuto per minuto trasmetteva solo il secondo tempo delle partite. Ricordo nei primissimi anni 70 quando nelle partite in cui mio padre non mi portava, me ne stavo lì con mio zio e il nonno e telefonavamo al San Paolo per sapere il risultato. Poi aspettavamo il ritorno di mio padre e di suo fratello minore col profumo del ragù della nonna e della bisnonna (ebbene sì, l'ho conosciuta ed è morta nel 1980 a 93 anni) a riempire la casa con la sigla di nìNovantesimo minuto che annunciava i goal del campionato. Poi dopo si vedeva un tempo o la sintesi di una partita di A, non ricordo bene com'era avevo tipo 7 - 8 anni. Il portiere aveva il numero 1 sempre e quello di riserva il 12, il terzino destro il 2, il centravanti il 9. Era tutto più semplice e il tifo per il Napoli più vero e meno viziato di adesso, capace di di fare 89.992 spettatori il 20 ottobre 1979, per la maledetta Napoli - Perugia (noi primi a 35 punti a 5 giornate dalla fine e loro ultimi già retrocessi in B) che fummo capaci di perdere per un'autorete di Ferrario al primo minuto.

Quanti ricordi con il mio magico Napoli, da Altafini all' 1 - 3 a Torino contro la Juventus nell'anno del primo scudetto con - e mi dovete credere - almeno 30.000 napoletani sugli spalti. Ma anche la C1 e il nuovo Napoli, a me basta che ci sia la maglia e una squadra che la onora e sono contento. A presto vecchio, la legge ci divide ma tu non mollare e riportaci in Europa.

Qui un po' di storia...



http://spazioinwind.libero.it/napolissimo/cenni%20storici%201976-1980.html />
L'arrivo di Pesaola conicide con la campagna acquisti che portò a Napoli Chiarugi, Catellani, Montefusco, Vavassori e Speggiorin. Arrivano anche la contestazione a Savoldi (nonostante i 16 gol) e la polemica innescata da una dichiarazione di Michelotti sul "chiarugismo" che porta ad un inasprimento dei rapporti tra Napoli e classe arbitrale. Anche a Bruxelles, nella semifinale di Coppa delle Coppe con l'Anderlecht, l'arbitro inglese Matthewson si uniforma all'andazzo italiano, favorendo non poco la squadra Belga. Poi, a Torino contro la Juventus, Menegali concedee tre rigori contro il Napoli e non convalida una rete a Massa. In Napoli-Fiorentina vantaggio ospite con autogol di Catellani, pareggio di Savoldi e poi Falasca non concede un rigore su Massa, e sugli sviluppi dell'azione Caso firma i 2-1 viola. La reazione di Juliano (scaglia il pallone contro l'arbitro) gli costerà quattro giornate di squalifica e scatenerà le intemperanze del pubblico (3 feriti, 1 morto per infarto, 3 giornate di squalifica del campo ed 1 punto di penalizzazione). Ferlaino tenta prima di ingaggiare Allodi, poi ripiega su Sogliano (che favorirà l'acquisto di Ferrrario) ma poi conclude con Gianni Di Marzio (nella foto) e Giorgio Vitali. Tra i nuovi arrivi Mattolini, Stanzione, Pin, Mocellin, Restelli, Valente, Capone, Ferrario; tra i partenti Carmignani, Burgnich, Vavassori, Orlandini, Esposito, Montefusco e Speggiorin. In campionato riconquista una posizione da Coppa Uefa e arriva in finale di Coppa Italia vincendo anche uno scudetto con la Primavera di Mariolino Corso. L'anno successivo rimane Di Marzio ma parte Juliano per Bologna. Arrivano Castellini e Caporale. Si parte con ambiziosi programmi che ben presto vengono accantonati. Di Marzio viene esonerato alla seconda giornata di campionato e torna Vinicio. Napoli-Lazio finisce in farsa per un petardo scoppiato vicino a Pighin e Manfredonia. Ferlaino cerca di puntare in alto tentando di acquistare Paolo Rossi per 2500 milioni per un prestito biennale. Il giocatore rinunzierà al trasferimento per cui saranno acquistati Speggiorin (ritorno), Damiani (idem) e Improta. Prima della fine del campionato, con il Napoli in lotta nelle zone basse della classifica, Vinicio si dimette, ed al suo posto viene nominato Sormani. Poi una sorpresa: Juliano come Direttore Generale e calcio truffa con giocatori arrestati con Milan e Lazio retrocesse in serie B.



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