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Che paese l'Italia
Agibili gli stadi di Parma e Bari
Mentre il San Paolo è ancora indietro
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Il vice capo della Polizia Manganelli, al termine della riunione coi membri dell'Osservatorio del Viminale e col presidente della Lega Matarrese, ha dichiarato che lo stadio di Bari e quello di Parma sono completamente a norma e potranno da subito riaprire le porte al pubblico. Mentre gli stadi di Bologna e Reggio Calabria riaccoglieranno solo gli abbonati. A Napoli la situazione più critica: i lavori procedono a rilento.
Antonio Manganelli, vice capo della Polizia, ha un compito ingrato, quello di dare i voti al nuovo calcio italiano. L'Osservatorio del Viminale ha in mano le chiavi degli stadi nostrani, pronto a decidere se e quando gli impianti potranno riaprire. Giovedì pomeriggio c'è stata la riunione canonica, con i rappresentanti delle forze dell'ordine e del mondo del pallone, per ridiscutere i provvedimenti di chiusura degli stadi che hanno avviato i lavori per adempiere ai doveri previsti dal nuovo decreto governativo. Stavolta, c'è stata la fumata bianca per il 'Tardini' di Parma e il 'San Nicola' di Bari. Mentre il 'Dall'Ara' di Bologna e il 'Granillo' di Reggio Calabria dovranno accontentarsi di riabbracciare solo gli abbonati.
"Ci sono degli stadi che si sono messi a norma in questi ultimi giorni - ha riferito Manganelli al termine del vertice -. Per quello che ci riguarda, lo stadio di Bari e quello di Parma sono completamente a norma e potranno da subito aprire le porte al pubblico. Gli stadi di Bologna e Reggio Calabria già dal prossimo turno potranno aprire agli abbonati. Sottolineo con piacere che il decreto legge è servito a sollecitare i lavori, e che c'è stata grande condivisione da parte di tutte le componenti verso l'obiettivo che ci siamo proposti di raggiungere sin dall'inizio. Anche lo stadio di Ascoli è in dirittura di arrivo, mentre per lo stadio San Paolo di Napoli c'è ancora molto da fare".
Antonio Matarrese, presidente della Lega calcio, ha sottolineato come i progressi siano la testimonianza della volontà delle società di collaborare con le istituzioni. L'obiettivo, per il rappresentante dei presidenti dei nostri club, è quello di riportare il calcio alla 'normalità'. "Stiamo lavorando affinché le società con meno di 10 mila abbonati possano tornare ad aprire le porte dei loro stadi ai possessori di tessera - ha spiegato -. Adesso speriamo solo che non succeda niente nel prossimo weekend: la fiducia dell'Osservatorio dobbiamo meritarcela". Poi, ha fatto una rapida panoramica sulla situazione delle varie piazze. "Ascoli ed Empoli sono in dirittura di arrivo - ha voluto specificare -, a Livorno invece la situazione è più complicata. Per il San Paolo ho parlato con Pierpaolo Marino: entro i primi di marzo arriveranno i tornelli, forse entro la metà del mese riusciranno ad aprire. Per quello che riguarda la Fiorentina, dovrebbero aprire a fine mese, mentre per l'Udinese bisognerà aspettare almeno i primi di marzo".
Importante novità anche per i disabili che potranno, dal prossimo fine settimana, essere gli unici spettatori a poter assistere alle partite che si svolgeranno a porte chiuse, per l'inagibilità degli impianti. Un'iniziativa voluta per sottolineare "la notevole importanza di educare alla legalità" hanno spiegato dall'Osservatorio.
Finisce il coprifuoco per il calcio
Buone notizie dall'Osservatorio del Viminale, che si è riunito nella giornata di giovedì: dal prossimo turno, quello del 25 febbraio, torneranno a giocarsi le partite in notturna. Si riprenderà, dopo tre settimane dai tragici fatti di Catania, sabato 24 alle 18 con Chievo-Torino, lo stesso giorno, ma alle 20.30, si disputerà invece Atalanta-Palermo. Il posticipo della domenica vedrà in campo Milan e Sampdoria.
Il calcio si è fermato per un turno dopo la morte dell’ispettore Raciti, poco più è durato il “coprifuoco”, ovvero la decisione di non far disputare le partite dei massimo campionato di calcio in notturna. Il 24-25 febbraio si riparte infatti, lo ha stabilito il Viminale e la Lega calcio, per voce del presidente Matarrese si dice molto soddisfatta. "E' un fatto molto positivo - ha spiegato - l'Osservatorio si è dimostrato molto attento alle nostre esigenze e questo è molto importante. Torniamo agli anticipi e posticipi anche perché non dobbiamo dimenticare che ci sono dei contratti televisivi da rispettare".
Il Viminale ha spiegato in una nota che "in relazione all'esigenza di un graduale ritorno alla programmazione, anche serale, degli incontri di calcio l'Osservatorio ha stabilito che vengano favorevolmente valutate le proposte delle competenti leghe esclusivamente per gli incontri che interessano squadre le cui tifoserie in passato hanno tenuto comportamenti corretti e sempre che non ostino motivi di ordine e sicurezza pubblico". Tutto bene così per anticipi e posticipi della 25esima giornata.
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