Nick: mir Oggetto: gelosia Data: 23/2/2007 22.31.45 Visite: 233
"Che c'è amore? Sei silenziosa stasera" Lei sembra colta sul fatto, si gira e dice "C'è un altro." e poi "Non volevo." e poi "Mi dispiace." A lui la gola gli si stringe e le parole rimangono lì. La rabbia iniziale fa spazio a quell'amore spezzato e sanguinante e poi ancora alla rabbia. Nei giorni seguenti gli amici comuni fanno il loro lavoro di pacieri, di dispensatori di inutili consigli. E quando dicono "E' meglio così" significa che il punto di non ritorno è stato varcato. Loro sanno chi è l'altro e questo va bene anche a loro. Quelle mezze frasi, quei frammenti d'informazione sono schegge di vetro che si ficcano nelle pareti del cuore. Lui sa che l'altro è "biondino" ed "è ingegnere". E tutta la categoria di ingegneri biondini potrebbe morire di ebola o altre malattie. Più dolorose se possibile. Qualcosa di lento e definitivo. Sarebbe meglio. Poi un'altra info che diventa il chiodo fisso perchè l'altro "è un bel ragazzo". E lui? Non lo è? Non lo è abbastanza? Perchè non è nato come uno di quei saprofiti della televisione? Belli, invincibili ed assolutamente inutili. Lui si apposta davanti a casa di lei. Lo deve vedere. Forse si ammazza se li vede assieme, forse picchia l'altro, forse fa una scenata. Poi lo vede, anzi li vede. Lui arriva con una piccola macchina blu scuro. Quando scende, in piedi, non raggiunge l'altezza del tetto dell'auto. Ha la fronte bassa, è effettivamente "biondino" ed ha anche gli occhi azzurri ma l'insieme è quello di uno con tare genetiche. Ingegnere o no. Lei esce dal portone qualche istante dopo. E' felice, leggera. Lo abbraccia e lo bacia. Gli dice "ti amo". L'amore è cieco. La gelosia dovrebbe esserla. Napolog "Il blog dei napoletani" http://www.napolog.com |