stiamo parlando di qualche anno fa. quasi una decina.
no, non sono mai andato in giro con un cetriolo infilato nel culo.
e nemmeno facevo la collezione di peli pubici raccattati nelle lavanderie.
qualcosa di peggio.
di molto peggio.
ero un cuozzo.
un tamarrone. di quelli alla buona, all'origine, ma sempre un cuozzo.
non ho mai ascoltato i neomelodici. gigi d'alessio, quello si. ho anche un cd originale. me l'hanno regalato, ma non cambia il fatto che io lo possegga ancora. e che l'ho quasi consumato a furia di sentirlo.
insieme a tutti quelli pezzotti.
si, ho portato anche l'orecchino. ora ne porto due ma, permettetemi di dirlo, con più stile: due anellini piccoli, e via.
prima, no.
ho iniziato col brillantino. poi ne ho comprati a decine. il cerchietto più grosso, piansi quando cadde nello scarico del lavandino.
il "cerchietto quadrato".. la croce celtica, che poi regalai a ileana. e tante cazzatelle del genere.
Anche il cappotto. Ai tempi si portava parecchio “il pellicciotto”. E ovviamente me lo comprai. Faceva molto cuozzo, ma non mi importava. Faceva anche caldo, e questo mi importava di più, specie in inverno e sul motorino.
Si, avevo pure il motorino. Un sr che, nella più mera tradizione tamarra, era la mia vita. Passavo almeno cinque o sei ore al giorno a farmi venire i calli al culo su quel sellino.
Anche quando si stava in piazzetta. Sempre su quel cazzo di motorino. Nelle giornate di sole, cambiava solo la posizione: disteso al contrario, con la testa appoggiata sul parabrezza e le gambe sul sediolino. “Posizione Cruz”, l’avevo ribattezzata. Che tenerezza.
La lingua.. su quella non sono mai scaduto. Spesso il dialetto, come ora quando posso permettermelo, ma senza quelle “cadute” da cuozzo doc.
I capelli erano un capitolo a parte. Il fonato non si usava. Lo tenevano solo i cuozzi, appunto. Da noi si portava il capello corto, magari con qualche cafunata a distinzione.
Una volta li tinsi tutti di giallo. Non biondo, proprio giallo. Pizzetto compreso.
E un’altra volta, non pago, feci solo le punte. Era il periodo dei capelli pittati, si. Qualcuno di voi forse lo ricorda.
Le postegge, quelle no. Mai. Sempre avuto difficoltà negli approcci, come ora. E non ero il tipo da provarci con qualcuna tipo in discoteca. Un paio di volte l’ho fatto e m’è andata bene (ero settantadue chili, non i novanta odierni), ma erano sempre comportamenti sforzatissimi e al limite del “speramm ca nun faccio na figura ‘e mmerda”
Eravamo tutti cuozzi alla buona. Poca discoteca, niente litigi inutili.. quasi associabili più ai paninari, sicuramente affini coi cafoni.
Del tutto distanti dai cuozzi odierni.
ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto..
il mio blog:
http://www.bananaamotore.splinder.com /