Nick: insize Oggetto: STA MEGLIO Data: 20/4/2004 8.17.59 Visite: 168
BUENOS AIRES - Diego Armando Maradona continua ''in prognosi riservata'' anche se gli esami cardiologici svolti mostrano ''un funzionamento cardiaco accettabile''. Lo sostiene il bollettino medico emesso oggi dai sanitari della clinica Suizo Argentina di Buenos Aires. I sanitari sostengono inoltre che la pressione arteriosa si e' normalizzata. Maradona e' ricoverato in rianimazione in conseguenza di una crisi ipertensiva, un problema cardiaco e una insufficienza respiratoria, si e' appreso dai medici della clinica Suizo Argentina dove e' stato ricoverato ieri sera. Il bollettino precisa inoltre che l'ex calciatore e' stato intubato. I medici hanno indicato che sono fondamentali le prossime 24 ore per osservare come risponde il paziente. Il medico personale di Dieguito, Alfredo Cahe, ha categoricamente smentito che la crisi sia dovuta a consumo di cocaina. Gia' nel pomeriggio Luis Pinto, ex medico del Boca Juniors e amico di Maradona, aveva smentito qualsiasi ruolo della droga nel malessere. Piu' tardi Cahe, dopo la diffusione del bollettino medico dei sanitari, ha ribadito che 'sotto nessun punto di vista' il ricovero dell'ex nazionale argentino 'e' legata al suo stato di tossicodipendente'. Da qualunque lato la si esamini - ha aggiunto - l'eziologia del quadro medico non ha alcuna relazione con la dipendenza' agli stupefacenti. Il prossimo bollettino sara' diffuso domani alle 12,30 (le 17.30 italiane). 19/04/2004 19:33 CALCIO: MARADONA; L'ANSIA DI NAPOLI, TIFOSI COL FIATO SOSPESO NAPOLI - Apprensione ma anche speranza in un rapido miglioramento della situazione: cosi' nei bar, nelle strade e negli uffici pubblici Napoli ha accolto le notizie provenienti dall'Argentina sul malore di Maradona. I tifosi sono in attesa di indicazioni piu' precise sullo stato di salute dell'ex campione. Nei commenti, nonostante le smentite arrivate dal medico personale, non mancano comunque riferimenti ai gravi problemi di salute provocati dalla dipendenza di Maradona dalla droga. ''In questo momento - spiega Ciro Marchitelli, presidente dell'associazione tifosi Acan - quello che ci preoccupa di piu' sono le condizioni dell'uomo prima ancora dell'ex calciatore che ci ha regalato emozioni indimenticabili. Chi era sugli spalti del San Paolo in quegli anni sa quanto debba essere grande il riconoscimento della citta' a Maradona''. Il ricovero ''e' un altro dei tanti ostacoli che Diego e' chiamato a superare. Poi, una volta guarito - auspica Marchitelli - e' l'ora che si circondi di persone che lo aiutino a stare bene. Noi napoletani saremmo felici se venisse a vivere nella nostra citta' anche se e' necessario che abbia accanto persone disinteressate''. Gennaro Montuori guidava il tifo della Curva B negli anni d'oro del Napoli, quando con Maradona vinse due scudetti e una Coppa Uefa. ''Ho sentito la notizia in televisione - racconta - e da allora sto vivendo ore di ansia. Per la verita' le condizioni di Maradona ci preoccupavano da un po' di tempo. Speriamo che vada tutto bene. Purtroppo, Diego non e' mai riuscito ad uscire definitivamente dal tunnel nel quale si era infilato, anche perche' non ha avuto al suo fianco tanti veri amici. Ora la situazione e' drammatica, la speranza - conclude Montuori - e' che una volta finito questo incubo pensi seriamente che e' importante curarsi e stare bene''. Secondo Saverio Passaretti, vice presidente dell'Associazione italiana Napoli club, con rappresentanze di tifosi anche in Svizzera e Germania, ''questo e' un momento di preoccupazione non solo per i tifosi del Napoli ma per tutti i veri sportivi. C'e' un uomo in difficolta', vorremmo che riuscisse a uscirne fuori nel piu' breve tempo possibile''. Cerca di diffondere ottimismo Salvatore Bagni, compagno di squadra di Maradona, e ora suo rappresentante in Italia. ''Non bisogna drammatizzare. Diego - riferisce Bagni - e' andato in ospedale con i suoi piedi per una polmonite mal curata. Poi ci sono forse i problemi derivanti dal fatto che e' in sovrappeso ma non bisogna assolutamente drammatizzare. Cosi' come non bisogna accostare questo ricovero a vicende (il riferimento e' all'eventuale uso di cocaina secondo voci diffusesi a Buenos Aires, ndr) che non c'entrano nulla''.(ANSA).
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