Nick: hightecno Oggetto: Loro litigano... Data: 20/4/2004 19.57.15 Visite: 61
..e noi ci divertiamo... ------------------------------------------------------- Passa un emendamento leghista alla legge che fissava l'orario di chiusura alle tre di notte. Il disappunto di Giovanardi Discoteche, governo battuto An-Udc all'attacco della Lega Fini: "E' l'anarchia del Carroccio in questo periodo" L'Udc: "Scelgano la guerriglia o la collaborazione" ROMA - Il governo va sotto a Montecitorio. Ed è di nuovo scontro tra An e i centristi della maggioranza e la Lega. La scintilla che riattizza il fuoco delle divisioni nella Cdl è il voto sul disegno di legge sulle discoteche. Di fatto affosato grazie all'approvaizone (203 voti contro 202) di una modifica al provvedimento proposta dalla Lega. Il disegno di legge governativo messo oggi in votazione fissava in origine alle tre di notte - su tutto il territorio nazionale - l'orario di chiusura delle discoteche, e rivedeva varie disposizioni per il funzionamento di questi locali compresi i limiti di emissione di decibel, di distribuzione delle bevande alcoliche, di controllo sull'uso di sostanze stupefacenti. L'emendamento approvato, invece, affida ai Comuni la competenza di decidere, localmente, gli orari. Ma quanto accaduto oggi pomeriggio a Montecitorio non stupisce. Già la discussione che si era svolta in aula prima di Pasqua aveva rivelato che all'interno della maggioranza le posizioni non erano del tutto convergenti sul testo sostenuto con forza dal ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi. Così, alla prova degli emendamenti, è passato tra gli applausi dell'opposizione e il disappunto di Giovanardi quello presentato dal leghista Massimo Polledri e sottoscritto anche da Andrea Di Teodoro (Forza Italia) e Piero Ruzzante (Ds). Il commento di Fini: "Mi sembra che la causa della sconfitta parlamentare sia nella anarchia che c'è in questo periodo nel gruppo leghista". Lo sconforto di Giovanardi: "Così il provvedimento è snaturato, e la cosa che più mi dispiace è che i parlamentari della Lega hanno tradito Bossi che è tra i firmatari". La delusione del capogruppo Udc Luca Volontè: solo un "calcolo elettorale, sono molto dispiaciuto come genitore e come politico". - Pubblicità - E la Lega, con il capogruppo Alessandro Cè: "Quella di Giovanardi su Bossi è stata un'uscite disdicevole e deprecabile, il ministro eviti di parlare di Umberto in questo momento". Al contrario, sostiene Cè, "lui e Fini sapevano da tempo che questo provvedimento aveva delle questioni ancora aperte e che doveva tornare in commissione per essere approfondito". Mentre lo stesso Giovanardi annuncia che adesso il provvedimento sulle discoteche torna in commissione, la summa politica la trae il leader Udc Marco Follini: "Credo che la Lega debba scegliere: o la collaborazione nella maggioranza o la guerriglia nelle aule parlamentari, perchè tra le due cose c'è una evidente contraddizione, tanto più in un momento così delicato della vita del Paese". Clima affatto diverso, com'è ovvio, dalle parti dell'opposizione. "Il ministro Giovanardi rifletta un pò sull'opportunità della sua legge e si domandi dov'erano gli 11 parlamentari del suo gruppo o i 132 deputati della Cdl che mancavano all'appello mentre si votava il provvedimento sulle discoteche", dice il diessino Piero Ruzzante, che calca la mano sugli assenti del Polo: "Le percentuali di presenza sono lampanti: "70% per l'Udc, 66% per Forza Italia, 53% per An. Evidentemente non ci credevano neanche loro".
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