
Che crudeltà, ma che fanno di male quella gente che hanno lo stesso sangue, vedono le stesse cose che vediamo noi, con gli stessi occhi, guardano gli stessi colori. Colorati, li hanno chiamati. Perchè noi per loro non siamo colorati? Gialli, rossi, neri, biondi. Perchè si deve entrare nelle loro case o moschee ed uccidere i loro figli.
Ma li avete mai guardati negli occhi? Gli avete mai stretto le mani? Avete mai parlato con loro dei loro problemi o dei vostri problemi?
Animali, ecco cosa siete, degli animali, e vi fate chiamare civili.
La belva, avete dentro la belva che si scatena. Io vorrei essere lì nel momento che in un bar o in una stanza organizzate l'invasione. Lì dove loro dormono, in quella stamberghe su quei pagliericci. Quella povera gente. I colorati. Anche noi siamo colorati ma di ferocia e di sangue.
Ma lasciateli vivere in pace, lasciateli pensare a come sbarcare il lunario, a come crescere i figli in un paese che loro ritengono civile ed è per questo che sono venuti.
Lasciamoli in pace e guardiamoli negli occhi, ma sinceramente, aiutandoli, come altri loro hanno aiutato noi quando siamo partiti poveri e malati per le Americhe. 'E piglialo per mano il colorato, cammina insieme a lui, spiegagli la tua storia, la storia del tuo paese e ascolta la sua. Stringi la mano e quando ti guarda negli occhi portalo a casa tua e senti le campane suonare. La differenza, questo è certo, è che loro sono colorati fuori, noi il nero lo abbiamo nel cuore quando li emarginiamo.
Ma avete mai pensato di essere veramente poveri, e di trovarvi soli, in una stazione ferroviaria o in un porto a vedere partire navi e genti.
PENSATECI!
"Cos'è che fa dell'uomo un uomo? Forse le sue origini? Il modo in cui nasce? Sono le scelte che fa nella vita non come comincia a fare le cose, ma come decide di finirle".