Cominciamo col dire che ci sono diversi tipi di ubriaco. Non il bevitore, ovvero quello che sa porsi un limite. Sapete, quando uno è capace di dire “basta, ora mi fermo”. Intendo proprio l’ubriacone, ovvero quello che ingurgita alcol fino allo sfinimento. Talvolta come scusa, talvolta come passatempo.
BEVITORE ESPERTO
È quello che “non ti preoccupare, tanto io so bere e non mi ubriaco”. Puntualmente torna a casa con l’ambulanza. Beve tutto quanto gli capita a tiro. Birra, superalcolici, se ci riesce si fa anche un cicchetto di senza piombo prima di tornare a casa. E poi, ovviamente, vomita come un pozzo di petrolio. “no, è che sto male con lo stomaco, da prima”, oppure “mi ha fatto un drink che era una merda” sono le scuse più frequentemente utilizzate. Si crede un figurino, ma è na figura ‘e mmerda.
BEVITORE GIUSTIFICATO
“No, sai, ero ubriaco”. Quello più malizioso, cattivo. Quello che fa tutto quello che gli passa per la testa, anche cacciare il pesce fuori a piazza plebiscito. Il giorno dopo, tanto, dirà che era ubriaco e per questo l’ha fatto. Una scusante, una giustificazione. Non fa niente che aveva bevuto solo due dita di birra: era ubriaco, quindi non si rendeva conto.
BEVITORE A SCROCCO
Di solito prende una birra, o comunque quello che costa meno. Non frequenta locali se non in gruppo. Il suo obiettivo principale è quello di preservare le finanze. Così, dopo aver ingurgitato la sua birra di nascosto come un ladro, va a salutare tutti gli amici. Anche due, tre volte. Spesso attacca bottone, giusto per prolungare il tempo in cui potrà tenere tra le mani il bicchiere appena scroccato. A fine serata, ovviamente, dopo aver mischiato il possibile e l’impossibile, farà la fine del “bevitore esperto”.
BEVITORE PRESUNTO
Quello che lo vedi sempre col bicchiere in mano. Non fa niente che è un unico bicchiere che gli dura tutta la serata, la conseguenza logica tra “ha il bicchiere dalle nove a mezzanotte” sarà sempre “beve come un cesso”. E poi, chiaramente, le varie aggiunte del caso. Cose come “poi va là dietro e vomita”, oppure “poi cerca i posti di blocco per mostrare il pesce agli sbirri”, oppure “l’ho visto che si reggeva al passamani per non cadere”, sono tutti simpatici aneddoti che, rigorosamente inventati, vengono passati di bocca in bocca. Spesso proprio dal “bevitore esperto”, che così facendo può vomitarti sulle scarpe restando impunito.
BEVITORE DELLO SBALLO
Lo sballo, sempre e comunque. La serata finisce quando tocca il bicchiere. Da quel momento in poi, non gli interessa quello che succede. Può anche mostrare il pesce alla gente (pratica, immaginerete a questo punto, piuttosto comune tra gli ubriaconi) o vomitarsi addosso, o magari finire in stato semicomatoso: si è divertito, e questo conta. Cazzi suoi all’indomani, quando dovrà fare i conti con un mal di testa da antologia.
Altri non mi vengono. Magari poi aggiorno.
Aggiate pacienza.
ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto..
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