Sly nei guai per ormoni proibiti
Stallone accusato in Australia
Sylvester Stallone è stato formalmente accusato da un tribunale per aver importato in Australia 48 fiale di ormoni proibiti. Le fiale, che per la stampa contenevano steroidi, furono portate dall'attore durante una sua visita nel Paese il mese scorso, per promuovere il film "Rocky Balboa". La presenza di Stallone, in Thailandia per girare "Rambo IV, la perla del cobra", non è stata richiesta dalla magistratura. Sly ricorrerà in appello.
L'ormone della crescita umana è considerato ufficialmente in Australia come sostanza dopante, e non può essere importato senza un permesso dell'autorità di controllo dei farmaci. Il magistrato David Heilern ha rinviato l'udienza al 24 aprile, quando i legali di Stallone dovranno riferire se egli si dichiara colpevole o innocente. La pena massima per l'importazione illegale è una multa pari a 66 mila euro e cinque anni di carcere, ma la sentenza finanziaria massima che un tribunale locale può comminare è pari a poco più di 13 mila euro.
A febbraio Stallone e i suoi accompagnatori sono stati trattenuti per diverse ore nell'aeroporto australiano e interrogati dalla dogana. Prima della partenza di Stallone, alcuni funzionari della dogana hanno fatto irruzione nella sua camera di hotel, mentre membri del suo entourage gettavano oggetti dalle finestre. Poi hanno perquisito minuziosamente il suo jet privato, prima di dargli il permesso di ripartire.
Stallone, 60 anni, è tornato ad allenarsi per rimettersi in forma e affrontare il ruolo sia di Rocky Balboa che Rambo. Le sedute di allenamento sono state molto pesanti. Muscoli che rispondevano bene 30 anni fa, oggi sono un po' arrugginiti, aveva dichiarato qualche settimana fa.
fonte tgcom.it