Nick: Aiace753 Oggetto: A volte ritornano...De Meta Data: 13/3/2007 13.52.16 Visite: 103
ATTENZIONE POST SUPERIORE ALLE 4 RIGHE. ASTENERSI SEMIANALFABETI.
A Roma gli uomini del Governo scendono in piazza contro il Governo. In Campania De Mita, non figlio e non nipote ma proprio lui Ciriaco.., dice ai giornalisti: “Ditemi voi cos’è che va bene in Campania…” Il luogo delle esternazioni del premier dei tempi andati è quello di Città della Scienza dove si celebra un affollato e spinoso Congresso Provinciale della Margherita e dove aleggia lo spirito del romano Rutelli indaffarato a cercar proseliti per il Partito Democratico. “Cos’è che va bene…” è un indovinello. I giornalisti fanno il loro mestiere e allora viene fuori la domanda: “Presidente, ci dice almeno come va la sanità?” Risposta: “E’ come deve andare? Male.” Poi rivolto a Montemarano, il quale viene chiamato in causa mentre è in preda ad una irresistibile e spudorata risata gli dice: “Angelo, ho appena detto che la sanità va male.” E l’assesssore risponde: “ Male? Malissimo.” Un teatrino. E non cala neanche il sipario come nel finale delle commedie napoletane, perché De Mita ha ancora qualcosa da dire a riguardo della sanità: “In Campania abbiamo soltanto mezza fetta di potere su questo settore tanto vitale per la popolazione, tutto il resto la Margherita manco lo conosce.” Vogliamo ricordare che l’assessorato alla Sanità, come la vice presidenza della Regione Campania, nella spartizione politica delle poltrone toccano alla “Margherita”, il più affollato gruppo della coalizione di centrosinistra che consente a Bassolino di governare. Quindi se le cose vanno male nell’assistenza sanitaria non ne devono rispondere in prima battuta gli assessori rappresentativi di altri partiti, cioè non si può dire che bisogna tirare le orecchie a Di Lello o a Cascetta che sono responsabili rispettivamente del Turismo e dei Trasporti. Ma questi assessori sono certo consapevoli di ciò che avviene nella sanità, l’impossibilità di intervenire da parte loro nelle riunioni di Giunta li rende corresponsabili però di scelte sbagliate e mal sopportate dalla popolazione. In caso di scelleratezza sanitaria le critiche vanno alla fonte, vengono mosse a “quelli della Margherita”. Signor Presidente De Mita, i suoi amici di partito sono colpevoli per due motivi: il primo è quello da ricercare nella perpetua inefficienza dimostrata negli anni dell’assessorato a voi assegnato; la seconda è che non hanno ancora oggi il coraggio di ribellarsi alla politica del “bassolinismo” sempre più dominante nella scena politica e amministrativa della Campania. In questa situazione, che è anche stato di paura di essere annullati e spediti a casa, il governatore ci sguazza e può contare su alleati (meglio dire su suoi prigionieri…) che per rimanere a galla non utilizzano il salvagente ma il grembiulino dei servitorelli di cucina. Quando i cronisti osano far rilevare i guasti della sanità, che va sempre più giù nel mare malato, c’è sempre lo “stupìto di turno” che dice: perché ce l’avete con i politici del centrosinistra? Non riesce proprio a capirlo questo “stupìto”? “Stupìto”, parola da vocabolario: participio passato di stupire, agg. preso da stupore, meravigliato e sorpreso. Contrario: indifferente, impassibile. Il nostro “stupìto” sta nei contrari, cioè parla per parlare, per dare sfogo, è uno di quelli che si avvolge nel grembiulino e porta il caffè ai politici, che caso mai non lo hanno neanche richiesto. Servilismo spinto a forme estreme. Significa essere lontano dalla realtà che attanaglia Napoli. La città del sottosviluppo, dell’illegalità, della delinquenza, dell’immondizia, della totale inefficienza dei servizi, delle canzonette, delle feste di piazza, delle prese in giro. A proposito, i napoletani sono molto preoccupati, perché non conoscono ancora la data dello svolgimento della Piedigrotta. la democrazia è un curioso abuso della statistica Jorge Luis Borges |