Nick: MeRy_-_ Oggetto: PeR aIaCe Data: 13/3/2007 14.18.31 Visite: 77
Mario Pagano nacque a Brienza, un comune in provincia di Potenza, in Basilicata, l'8 dicembre 1748. Arriva a Napoli nel 1762 a 14 anni ed inizia gli studi umanistici. Mario Pagano si giova dell'aiuto di maestri quali il Genovesi ed il filosofo Giovanni Spena, Niccolò De Martino e Pasquale Cirillo. Con il suo amico, Gaetano Filangieri, si specializza in studi di criminologia e si laurea in Giurisprudenza. Poco meno che trentenne ottiene prima la cattedra di morale e, poi, quella di giurisprudenza. Le sue idee le esterna, nel 1785, con la pubblicazionedei "Saggi politici"; pubblicherà, ancora, "Principi del codice penale" e "Considerazioni sul processo criminale". Le sue opere sono universalmente considerate come espressione del rinnovamento giuridico. Pubblica tragedie come: "Il Corradino", "Il Gerbino" e "Gli esuli tebani"; drammi lirici, commedie e saggi sull'arte e la poesia. Nel 1794 assume la difesa dei congiurati della "Società Patriottica" nella "Gran causa dei rei di Stato". Ma, l'impegno e lo sforzo del Pagano non servirono a salvare gli accusati: tre condanne a morte (Vitaliano, Villani e De Deo), esilio altri 48, e due sole assoluzioni, quelle dei delatori. Pagano, tra l'altro, si era anche battuto contro l'abolizione della tortura ed affermava che: "la confessione, estorta tra i tormenti, è l'espressione del dolore, non già l'indizio della verità". Dopo il processo del 1794 fu nominato Giudice del Tribunale dell'Ammiragliato. Due anni dopo, Mario Pagano, viene arrestato come antiborbonico e, dopo due anni dicarcere, lascia Napoli rigugiandosi a Roma e poi a Milano. Il 1° febbraio del 1799, con la proclamazione della repubblica partenopea, torna a Napoli. Lavora al progetto della Costituzione e a quello sulla feudalità. Arrestato con tutti i giacobini, dopo il patto con il cardinale Ruffo, tradito da Nelson, Carolina e Ferdinando che ripudiano quell'accordo, viene impiccato, in piazza Mercato, il 29 ottobre 1799 insieme a Domenico Cirillo, Giorgio Pigliacelli ed Ignazio Ciaja. sono brava allora??
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