Nick: mir Oggetto: transitions Data: 13/3/2007 20.52.53 Visite: 89
Era tardi. Chissà perchè quando la notte si fa fonda e supera un certo orario si dice "è tardi". Non era tardi. Anzi un chiarore faceva capolino sulla linea dell'orizzonte rimbalzando sulla piatta e placida essenza acquosa che cominciava dalla spiaggia. Il silenzio di quel protomattino era interrotto solo da mie piccole frasi. Serie di parole in libertà. Parlavo di Baudelaire, Dio e sesso non nell'ordine che sarebbe stato corretto per un discorso sensato. Lei, nonostante la stanchezza intorno agli occhi, i capelli un po' ammaccatti dall'umidità e lo sguardo appannato dall'alcool, era uno schianto. I suoi occhi brillavano di luce indipendente. Erano piccoli soli sorti già prima della 'tarda notte'. La pelle dorata di una leggera abbronzatura da inizio estate. Il seno libero e prorompente sotto la leggera camicietta trasparente. Le gambe scoperte da una piccola gonna. Mi guardava mentre parlavo. Ero l'animale strano che non le era saltato subito addosso nonostante fosse la più bella del mondo. Almeno lì, quella sera. Parlavo con la timidezza rotta da qualche rum di troppo e con le parole raccolte da qualche libro di troppo. Mi guardava, ma la cosa peggiore era quando guardava solo le mie labbra. Lì anche il rum scendeva in vortici freudiani verso l'abisso degli istinti bestiali. Non era tardi quando, raccontando chissà quale aneddoto sulle mie esperienze mistiche, bevve un lungo sorso di rum che mi passò attraverso la sua bocca. E Dio e l'inferno e i libri e il sesso e tante altre cose passarono dalla mia testa alla mia pelle. Napolog "Il blog dei napoletani" http://www.napolog.com |