Nick: POESIA_70 Oggetto: ancora?? Data: 14/3/2007 22.26.58 Visite: 132
NAPOLI - Due agguati in meno di un'ora, nello stesso quartiere, a Secondigliano, vittime un boss e un gregario del clan Di Lauro. Poi in serata l'omicidio di Ciro Giuliano, del noto clan di Forcella, un esponente di spicco della camorra del centro antico. La camorra torna dunque a uccidere, in periferia e nel centro storico. Per i delitti di Secondigliano gli inquirenti ipotizzano una ripresa della faida di Scampia, che ha visto i Di Lauro fronteggiarsi con gli Scissionisti in una guerra che ha fatto contare decine di morti ammazzati, oppure una fase ulteriore dello scontro, dovuto alla ricerca di nuovi equilibri dopo la ''sconfitta'' dei Di Lauro. Carabinieri e polizia stanno indagando sulle uccisioni di Giuseppe Pica, 34 anni, e Francesco Cardillo, 36, avvenute nel quartiere Secondigliano, alla periferia nord di Napoli. Due delitti che secondo gli investigatori, coordinati dal pm della Direzione distrettuale antimafia Raffaele Marino, sono sicuramente collegati. Soprattutto in considerazione del fatto che le vittime erano entrambe legate al clan Di Lauro e piu' volte erano state trovate insieme durante le operazioni di controllo svolte nel quartiere dalle forze di polizia. Giuseppe Pica, di 34 anni, secondo gli inquirenti rivestiva un ruolo di vertice all'interno dell' organizzazione controllando l'attivita' di spaccio nella zona cosiddetta del ''Terzo Mondo''. Francesco Cardillo, di 36 anni, avrebbe svolto invece attivita' di spacciatore nella stessa zona. Pica e' stato ucciso con due o tre colpi di pistola alla testa esplosi a distanza ravvicinata, mentre si trovava in via Praga Magica. L'agguato a Cardillo e' avvenuto invece meno di un'ora piu' tardi, in vico Lungo del Ponte, una stradina stretta a poche centinaia di metri di distanza dal luogo del primo omicidio. Nei suoi confronti sono stati esplosi decine di colpi di arma da fuoco che lo hanno raggiunto alla testa, ai fianchi e alle gambe. Cardillo era in possesso di una pistola che non ha fatto in tempo ad usare. Gli inquirenti ipotizzano, tra l'altro, che Pica abbia potuto manifestare l'intenzione di legarsi ai vecchi nemici degli Scissionisti, e per questo sia stato punito dagli irriducibili, oppure che sia stato eliminato perche' stava acquisendo un ruolo sempre piu' importante nel settore del traffico di stupefacenti. Un affare, quello della droga, che e' stato all'origine della faida di Scampia. E di rischio di ripresa della faida ha parlato il senatore Tommaso Pellegrino, segretario della Commissione antimafia per il quale ''i due omicidi di oggi sono un campanello d'allarme da non sottovalutare''. In serata un nuovo agguato, in via Sant'Alfonso Maria de' Liguori, dove e' stato ucciso Ciro Giuliano, 50 anni, esponente di rilievo dell'omonimo clan di Forcella, decimato da arresti, omicidi e dalla decisione di diversi ex boss, tra cui Luigi Giuliano, di collaborare con la Giustizia. Ciro Giuliano aveva da tempo espiato una condanna per associazione mafiosa. Alla fine degli anni '80 fu arrestato come presunto mandante dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani, accusa dalla quale fu scagionato con formula piena dal giudice istruttore.
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