Nick: eddy 78 Oggetto: DEDICATO A RE DIEGO Data: 23/4/2004 21.51.52 Visite: 54
QUESTO ARTICOLO LO RINTAGLIAI IL GIORNO PRIMA DI UN NAPOLI-INTER DAL " IL MATTINO ", ED ERA LA PRIMA DI RONALDO ALLO STADIO SAN PAOLO. COSI IL GIORNALISTA MIMMO CARATELLI PENSO DI OMAGGIARE IL CAMPIONE BRASILIANO CON QUESTA POESIA: ---Tu sei Fenomeno, Diego era POESIA--- Ragazzo di Bento Ribeiro, come ti chiamerebbero a Macao tra la ragazza di siviglia e il ragazzo esistenziale, springarda,bombarda e cuore di mostarda, ti capita oggi di entrare al erede gia designato di Nordahl,Careca e Van Basten, re magio, sintesi dei tre magi storici, Gaspare del dribling, Melchiorre della progressione e Baldassarre del gol, ma, senza volerti confondere, qui occorre ben altro per incantarci, qui dove Lui tutti gli incantesimi ha dispiegato, facendo cantare la palla e gli ultras, disegnando arabeschi, inventando veroniche, stregando portieri, terzini, donne e bambini. Ora tu, ragazzo di Bento Ribeiro, sei tuono e fulmine, meteorite e cometa, ma lui era tutto l'universo, era le sette note, il concerto di capodanno tutto l'anno. Tu sei Ronaldo in campo,ma Lui era Alice ne nostro paese delle meraviglie. E niente più può meravigliarci,nè qui,nonostante i tempi cupi, è il campo di Compostela o quello di Lecce e Piacenza dove hai deciso che l'importante è esagerare. L'erba del , non meno dei nostri cuori addolorati, conserva gli ultimi brividi dei passi fatati. E nell'aria c'è ancora l'eco delle mirabilie, negli occhi le immagini delle magie irripetibili. Tu r,ragazzo di Bento Ribeiro, sei il fenomeno dei tempi moderni, la spada nella roccia,il raggio laser dei gol, ma qui abbiamo gia visto tutto,tutto quello che c'era da vedere e da sognare,spade, rocce,e meraviglie, ecco il nostro peccato, la prigione della nostalgia, le condanna del sentimento. E così, oggi, ragazzo di Bento Ribeiro, niente vogliamo da te ma solo che entri in punta di piedi dove c'era una fiaba ed è rimasto uno stadio, sull'erba dove danzava il ballerino supremo. Se tu sei un lancieredel Bengala, uno del Settimo Cavalleggeri, un corsaro e un cosacco, buon per te e per l'inter, ma non è la stessa cosa di quella lampada di aladino che abbiamo avuto, di quell'apriti sesamo che apriva i nosttri cuori alla gioia, di quell'incantatore di serpenti,stopper e portieri che trasformava le nostre domeniche a pic nic di gaudio nello stadio più sonoro d'italia, il sonoro di una felicità totale. hai fiutato l'insidia del calcio-computer,del gioco degli scacchi,delle gabbie e degli schemi di distruzione, e anche tu ragazzo di bento Ribeiro, hai invocato un calcio allegro. Ti sei perso l'allegria massima di quando c'era Lui e le partite erano unop scrigno di meraviglie, una scatola magica, un dolce zucchero filato. Vieni, ragazzo di bento ribeiro, killer irreprensibile. Ma tutto è stato inventato in questo stadio, anche gli sallom giganti e paralleli, i gol da lontano e da vicino,i pallonetti. le stelle filanti, le cometeche Lui inventava con la sua grazia suprema, l'eleganza rara, il sorriso da bambino e i riccioli neri. metti per favore, pantofole di raso o scarpette di seta. Così Lui, il mancino di felicità, dispensava il suo calcio magico. Tu hai solo gli stivali delle sette leghe. NON BASTANO!!!! QUESTA POESIA DIMOSTRA QUANTO AMORE ABBIAMO PER TE MAGICO DIEGO!!! E NON SOLO IL POPOLO CHE HA POTUTO GODERE DA VICINO LE TUE Magie MA ANCHE TUTTI QUELLI CHE AMAONO IL CALCIO. w diego!!!!!
   |