Nick: r0TteN Oggetto: Contro-informazione Data: 19/3/2007 13.37.25 Visite: 53
Fra i blog che visito da anni, e di cui sono appassionato lettore, sicuramente è quello di un tale toscano Sifossifoco. Da premettere che amo molto Napoli, sono orgogliosissimo della mia Veracità, ma la monnezza resta tale, ed è mancanza di coerenza non decantarla per quello che è . Quel toscanaccio di Sifossifoco, ha ritoccato "lievemente" l'inno di Mameli, tingendolo di amara Verità, che di certo non potrebbe inorgoglire chi di camorra ci vive da http://sifossifoco.splinder.com/ Fratelli a Scampìa Camorra s'è desta, Del furto con scippo S'è cinta la testa. Dov'è Mergellina? Le porga la droga, Ché schiava di Naples Iddio la creò. Spariamoci a moorte armiamo le scorte Camorra chiamò. Noi siamo da secoli latitanti ed evasi, Perché camorristi, Perché ricercati. Raccolgaci un'unica cosca, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Spariamoci a moorte armiamo le scorte Camorra chiamò. Spariamoci, odiamoci, i soldi, e il potere Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far monnezza violenza e schifezza: collusi al senato Chi vincer ci può? Spariamoci a moorte armiamo le scorte Camorra chiamò. Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Gragnano, e ogni maschiaccio Ha pistole alla mano, I bimbi rubizzi Si chiaman scugnizzi, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Spariamoci a moorte armiamo le scorte Camorra chiamò. Ammanchi che piagano Le strade svendute: Già l'pollo italiano Le penne ha perdute. monnezza d'Italia, Il sangue romano, Bevé, col campano, Ma il cor le bruciò. Spariamoci a moorte armiamo le scorte Camorra chiamò.
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