Nick: hightecno Oggetto: eros & pathos (cap X) Data: 26/4/2004 12.25.15 Visite: 29
Uno dei momenti più angoscianti dell’esistenza si vive quando, per ragioni di vario tipo, ci si trova immersi nelle difficoltà, in situazioni di disagio, con la sensazione di essere precipitati in un abisso cupo e senza fine. Ebbene, le fasi più critiche della nostra vita spesso si trasformano in un grande richiamo per la persona che, all’improvviso, si sente catturata dal bisogno di veder chiaro dentro di sé, e avverte la necessità di chiedere un aiuto. Non di rado questo aiuto viene ricercato nel rapporto con la persona amata. Quando si avverte la terribile sensazione di essere nelle tenebre, in un buco nero sconfortante, allora in quel momento può nascere un’esigenza fortissima di venirne fuori. In modo ottimista, possiamo osservare che mai la luce può brillare tanto come nella più profonda oscurità e, di conseguenza, dedurre che proprio quando la sofferenza raggiunge il suo culmine si può incominciare a sperare di nuovo. Ciò significa che sebbene in particolari momenti della nostra vita possa accadere di incontrare la paura, di essere assaliti dal panico, smarriti nel buio, tuttavia non dovremmo mai perdere la speranza perché, proprio dove l’oscurità sembra impenetrabile, basterà la flebile luce di una candela per rischiararla. All’interno della dimensione amorosa, il vissuto che si esperisce dinanzi alla possibilità di ricevere aiuto e conforto, è spesso contraddittorio: da una parte il desiderio di esporsi e darsi senza riserve, dall’altra parte la paura di non essere compresi, di subire un rifiuto. È soprattutto il timore del rifiuto a rendere l’innamorato esitante, insicuro, vittima delle sue paure. Questi elementi, poi, hanno sempre le loro implicazioni fisiche e non soltanto psicologiche. L’amore, infatti, è un’esperienza limite, in cui la dimensione fisica e quella psichica, sconfinando l’una nell’altra, si compenetrano sino al punto di non essere più distinguibili. E così, per andare incontro alla persona amata senza la paura di mettere a nudo la nostra anima, occorrono il coraggio e la forza che soltanto il desiderio può alimentare. Darsi a chi amiamo significa rinunciare - almeno parzialmente - alla nostra autonomia, ed è quindi comprensibile in un simile contesto provare delle resistenze. Eppure, la sofferenza causata dalla mancanza di chi amiamo è così intensa da far crollare qualunque genere di barriera. Al timore e alla vergogna si sostituiscono il desiderio e la ricerca dell’altro: mai come in questa circostanza l’inferno e il paradiso si toccano. Svelare le nostre emozioni più profonde e aprirsi completamente alla persona amata, non dovrebbe essere considerata una manifestazione di debolezza ma, al contrario, espressione di coraggio. Dinanzi a questo genere di esperienze qualcuno preferisce arretrare e sottrarsi al rischio della delusione, ma in realtà comportarsi in questo modo significa commettere uno sbaglio. Anche quando non si viene ricambiati e al dare non corrisponde un ricevere, conviene comunque compiere l’esperienza perché essa ci permetterà di prendere contatto con aspetti della nostra personalità che ci erano del tutto sconosciuti. Possiamo dire che far emergere i nostri stati interni, le nostre emozioni più profonde, implichi già di per sé una manifestazione di coraggio, rivelando la presenza in noi di risorse psichiche di cui non avremmo mai sospettato l’esistenza. La paura fa parte dell’amore, ne viene addirittura alimentata e, a sua volta, lo incrementa. L’essere umano sperimenta se stesso e l’autenticità dei propri sentimenti, soprattutto quando si trova calato all’interno di situazioni difficili, complesse, e la dimensione amorosa è una di queste. Dichiararsi alla persona amata o, più semplicemente, dirle di sì, sono azioni che, in un modo o nell’altro, fanno trasparire i nostri stati psichici. In quei momenti viene dato un volto alle nostre fantasie, e l’immaginazione inizia a tradursi in realtà in esperienze dirette. Tutta la nostra esistenza testimonia come possa rivelarsi fondamentale l’attraversamento di quelle esperienze che più ci spaventano. L’amarezza e la delusione che possiamo provare quando gli eventi non seguono il corso da noi desiderato, possono a volte indurci a pensare che sia più utile proteggere la nostra anima, piuttosto che esporla al rischio di un rifiuto. In amore, accettare la coesistenza di gioie e dolori, di successi e frustrazioni, rivela la presenza in noi di uno straordinario strumento: il coraggio di vivere. |