Nick: piripikio Oggetto: a voi. Data: 25/3/2007 18.11.22 Visite: 93
Il culmine Ecco ciò che mi lasciava vagare nel solito...la mente. Fantasticamente è giunta al culmine più vicino che si potesse giungere, quello unico, dove si arriva per un' istante di vuoto, e ora sono dentro, vicino, ma irraggiungibile, e vado, e vedo, sento. Quali emozioni non si provano laggiù? Ora me lo sto chiedendo perchè qui c'è altro, e sono introvabili: percezioni, sentori, imminente il sodalizio fra piacere e stupore. Fra un capo e il più lontano che lo sguardo limita, non c’è nulla, nulla, proprio la stessa sostanza che mi ha portato fantasticamente qui,il vuoto. Anche le domande sono finite, qui nel culmine, non c'è l'eco che promette un ritorno, ed è sereno, tutto tranquillo. qualcosa si è mosso, le mani si portano alla bocca per coprire uno sbadiglio,non ne sono certo. Copro per fermare il mio respiro, l'orbita della vista mi da qualcosa di nuovo: il centro delle mie esili spalle, giù, fin giù all'arcata vertebrale del retro bacino, è fredda la sua promessa di appoggio, cosa capita, mi vedo da qui, muovo la testa con il collo, da un lato, dall'altro, non c'è nulla, li, dietro di me. Sono uscito dal culmine. Mi alzo, mi avvicino alla finestra, affanno e non so perchè, li c’ è un’ albero, un lampione, e dall’ombra dei rami scorgo dei lineamenti umani, il tempo di batter ciglio che la figura è svanita…curioso indugio ancora un poco alla finestra, ma poi mi distraggo all’incantevole spettacolo di stelle che copre il mio cielo. Do così le spalle alla finestra ma la sensazione di compagnia è forte, ma solo sensazione, dietro me non c’è nessuno , lo so, tanto da non sorprendermi della mia stessa immagine nella notte riflessa nel vetro, ma non mi allontano del tutto. Penso al culmine, dove sono arrivato con la mente e dove la reazione mi ha portato, a quale immagine ho di lui e di quello che è stato in quegli attimi, dove posso esser certo che è stato vicino, tanto da esser comunque me. demora.
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