Nick: Mafarka Oggetto: Strada contro Prodi Data: 10/4/2007 12.19.46 Visite: 134
Strada-Usa- Prodi Strada minaccia di rivelare dell'altro (oltre ai 2 milioni di dollari per Torsello, pagati da noi!). Prodi scatta sull'attenti e Berlusconi insabbia. ROMA - Il governo italiano "chiede con forza il rilascio" del collaboratore di Emergency ancora detenuto, "perché - conclude il comunicato - ogni vita umana ha identico valore". "Per quanto concerne - prosegue il comunicato di Palazzo Chigi - poi la vicenda legata al rapimento di Gabriele Torsello, sollevata ieri dal fondatore di Emergency Gino Strada e subito utilizzata per speculazioni politiche, è opportuno ricordare che le trattative e gli accordi per un esito positivo del caso furono portate avanti secondo una prassi non ancora modificata rispetto alle procedure tenute dal precedente Governo". "Il Governo - si legge nel comunicato - ribadisce che questi tentativi provocatori, che non hanno eguali né nella storia italiana né in nessun altro Paese coinvolto in questioni similari, portano il solo risultato di rendere più difficile il lavoro che si sta conducendo in queste ore per portare alla liberazione di Rahmatulah Hanefi". Infine nel documento Palazzo Chigi ribadisce le 'assurde strumentalizazzioni' politiche sulla vicenda Mastrogiacomo chiarendo che le trattative sono state condotte in maniera corretta. MASTROGIACOMO: EMERGENCY, RESTIAMO SE LIBERANO HANEFI MILANO - Due condizioni per restare in Afghanistan: la liberazione di Rahmatullah Hanefi e la possibilita' di lavorare in sicurezza. E' quanto ha annunciato Carlo Garbagnati, vicepresidente di Emergency, a conclusione di una riunione dell' organizzazione umanitaria. ''Emergency attualmente percepisce di non avere piu' le condizioni di sicurezza, di movimento e di operativita' per consentire l' attivita' che fino ad ora ha svolto'', ha detto il vicepresidente nelle sede milanese dell' organizzazione, il quale ha anche aggiunto che nei prossimi due o tre giorni ci sara' una ''consultazione'' ed uno ''studio approfondito'' con il personale internazionale dell' organizzazione umanitaria che lavora in Afghanistan per valutare le condizioni di sicurezza. Garbagnati ha precisato che le due condizioni poste da Emergency ''in realta' sono una sola perche' non riterremmo di operare in condizioni di sicurezza se venisse meno la liberazione di Hanefi''. In questo senso le due condizioni vengono ritenute l'una spia dell'altra. Garbagnati ha inoltre sottolineato la ''indiscutibile lealta' di Hanefi'' e ha spiegato che e' ''una persona che ha seri problemi di salute'' che per riserbo non sono stati resi noti. ''Questo rende inaccettabile che si protragga la sua attuale condizione''. STRADA, PRODI E KARZAI RESPONSABILI INFAMIA ROMA - Quanto accaduto dopo il sequestro e la liberazione di Daniele Mastrogiacomo, e cioe' l' arresto di Rahmatullah Hanefi, ''e' un infamia di cui sono responsabili sostanzialmente due signori e tutto quello che loro rappresentano, Hamid Karzai e Romano Prodi''. A dirlo, al Gr1 Rai, e' Gino Strada, fondatore di Emergency. ''E' la prima volta che succede nella storia, la prima volta, che quando si fa uno scambio di prigionieri perche' due parti si mettono d'accordo e decidono di affidare a qualcun altro di mettere in pratica poi l'operazione. E' la prima volta - ha aggiunto Strada - che chi poi la mette in pratica viene arrestato. E questa e' un infamia di cui sono responsabili sostanzialmente due signori e tutto quello che loro rappresentano, Hamid Karzai e Romano Prodi''. ''Ci sono delle accuse infamanti rispetto alle quali io mi aspettavo da un minuto all'altro una dichiarazione del governo italiano che dicesse 'ma cosa sta dicendo questa persona?''', afferma ancora Strada riferendosi a quanto sostenuto dai servizi segreti afgani, e cioe' che Rahmatullah Hanefi avrebbe avuto un ruolo nel sequestro di Mastrogiacomo. ''Siccome non e' arrivata - aggiunge il fondatore di Emergency - allora vorrei ricordare a tutti gli ascoltatori che il signor Rahmatullah Hanefi e' quello che per disposizione del governo italiano, quando durante il sequestro Torsello il governo italiano decise di pagare un riscatto di due milioni di dollari, prese due milioni di dollari e li porto' da solo in macchina e riporto' Torsello dagli agenti dei servizi che se ne stavano in una casa tranquilli intorno ad un tavolo''. ''Dopo di che - ha proseguito Strada - non me ne frega niente se i ministri millantano, ringraziano, non me ne frega niente. Emergency non vuole grazie dalla politica, e' piuttosto schifata dalla politica. Ma questo e' Rahmatullah Hanefi. Una persona onesta, uno dei nostri, uno che fa cose''. ''Quando c'e' una causa di salvare qualcuno allora il governo italiano dovrebbe vergognarsi - ha detto Strada - di non avere fatto una dichiarazione un minuto dopo questa infamia portata avanti da quell'altro governo di tagliagole, agenti stranieri che noi stiamo li' a sostenere con un milione e mezzo di euro al giorno solo per mantenere i militari''. Nel pomeriggio e' in programma una riunione dei vertici di Emergency in cui verra' presa una decisione sul futuro dell'impegno dell'associazione in Afghanistan. Lo ha detto Gino Strada ribadendo che si sta seriamente pensando alla ''chiusura temporanea'' di tutte le attivita' dell'associazione. ''Oggi ci vedremo e decideremo - afferma all'ANSA - perche' e' chiaro che in questo momento Emergency e' vista con un nemico dal governo afghano''. MASTROGIACOMO: PRODI, STOP POLEMICHE;BERLUSCONI,GIUSTO ROMA - L'assassinio dell'interprete di Daniele Mastrogiacomo ha trasformato il fine settimana di Romano Prodi in una vera e propria Pasqua di passione caratterizzata da un violentissimo scontro politico tra Unione e Cdl. Uno scontro senza esclusioni di colpi culminato con l'ipotesi di impeachement del presidente del Consiglio da parte della Lega Nord e la richiesta da parte di tutta la Cdl di un intervento immediato del governo in Parlamento per chiarire i ''lati oscuri'' del rapimento e del rilascio del giornalista italiano. Richieste che il professore ha respinto al mittente sia parlando in prima persona a Bologna, sia con due articolate note diffuse da Palazzo Chigi ieri sera e questo pomeriggio. Agli attacchi dell'opposizione il professore ha risposto oggi chiarendo che di non avere alcuna intenzione di presentarsi alle Camere per ''rispondere a sporadiche richieste''' in tal senso. Mentre ha bollato come una pura e semplice ''follia'' la proposta di impeachement. A gettare acqua sul fuoco di una polemica al calor bianco e' intervenuto a sorpresa l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, con una stringatissima nota nella quale ricorda a tutti che ''le ragioni umanitarie, il prestigio ed il buon nome dell'Italia vengono prima di ogni polemica politica''. Per questo motivo, aggiunge, tali vicende ''vanno trattate con senso di responsabilita' e massima coesione''. Dal Cavaliere viene l'invito anche ad un ''confronto duro'' ma che non incida negativamente sull'immagine internazionale dell'Italia. Una presa di posizione che viene accolta con ''soddisfazione'' da Palazzo Chigi che, dopo due giorni di comunicati, dichiarazioni e smentite, prende atto positivamente del gesto del leader di Forza Italia. Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà. |