Nick: falconero Oggetto: Non sono un benpensante....... Data: 29/4/2004 16.44.55 Visite: 159
Nelle rare occasioni che ho avuto per carpire qualche riflessione da un maestro quale è Giano Accame, è sempre stato ribadito un concetto: non bisogna guardare tutto il male dall’altra parte ed bisogna sempre evitare lo scontro, perché la ragione assoluta non esiste. Dico la verità, io – nonostante tutta la buona volontà - non riesco a giungere a tale saggezza, il comunismo per me è il male e va combattuto con ogni mezzo. Il comunismo vive di ingiustizia, di ignoranza, di stoltezza e, se si vuole essere degli spiriti liberi, bisogna lottare sempre (ma senza odiare!) Per questo dico di non aver nessun rispetto verso chi si professa comunista. Per questo posso aiutare un mio fratello meno fortunato, ma non di certo un napulillo qualunque... Tuttavia, Rosario, non escludo che possa avere rispetto per la persona – anche se sedicente comunista. Lo stesso Accame in un articolo su Area di 2, 3 mesi fa, inoltre ha scritto che non è una castroneria accostare l’area estrema del fascismo sociale con il comunismo. Non sono – del resto – rari i casi in cui Fascisti sono passati all’estrema sinistra. È una discussione articolata questa, su cui si è scritto non poco, ma il punto cui voglio arrivare è un altro: come posso pretendere di arrivare "al paternalismo" di Accame se non ho nemmeno io lo spazio per esprimermi? L’augurio di Accame parte dal presupposto che si sia sullo stesso piano di partenza, ma non è così. In questo forum come in Italia non c’è cultura libera. Per cui se Zephira, Asad, Medy, Micetta o io diciamo qualcosa che non garba al gruppo, subito siamo bollati, qualsiasi cosa diciamo. Sono i cretini a parlare ed è inutile fare i nomi perché tanto, me ne scorderei sicuramente qualcuno ( e potrei fare torti!) E poi, come fai a giudicare una persona quale Medy, se i restanti utenti del forum sono INCAPACI di infilare 3 parole assieme? Ma li hai visti? Non voglio giudicare, ma Musica a 50 ancora va fiera dei volantini che metteva di nascosto dal capoufficio, frisa a 23 anni posta solo stupidaggini, Insize sta aspettando solo una faccia di paccari( e se continua, ci metto la buona volontà). Insomma, cerchiamo di fare autocritica. Come puoi pretendere, Rosario, che vi rispetti, se voi non ci consentite di esprimerci? Questo è il punto. Appena arrivai – forse avrò rotto un equilibrio – sono stato subissato dagli insulti, il primo giorno come oggi. Ti chiedo, perché? Tanto che sto sulle balle ? Non credo, è quel NON CONFORMISMO che dà fastidio, perché vedo che la cosa non vale solo per me, ma per tutti i Destromani Berlusconi è tanto odiato dalla sinistra perché si dice abbia un monopolio culturale, io ti rispondo che Berlusconi sta usando la stessa arma di una sinistra che ha monopolizzato ( e lo fa ancora) per ’30 anni ogni forma di espressione. "C’eravamo tanto odiati" è uno di quei tanti libri che ho nella sezione "da leggere", purtroppo non ho mai il tempo per fare tutto quello che vorrei, tuttavia voglio consigliarti io un libro : "LA CULTURA DELLA DESTRA" di Veneziani. È molto simpatico e fa capire diverse cosucce…ad esempio che molti non sanno proprio cosa significhi Destra, anzi molti vedono questa parola come sinonimo di "SCARTO", tutto quello che nocivo è di destra, ma non è così. La Destra per me – ognuno ha il suo modello, io ti mostro il mio – è associazionismo, fratellanza, comunità. Per questo non tollero che mi si venga a dire che posto il messaggio per Ramelli solo per portare acqua al mio mulino. Non è vero! Ramelli lo sento vicino perché condividiamo la stessa lotta e poi, ne conosco tanti di Ramelli.. Condividere uno stesso spirito ci fa essere tutti Fratelli, questo è il senso della parola Camerata (nell’accezione vonsalomoniana del termine) Conosco il fratello di Carlo Falvella, come conosco i parenti di Francesco Cecchin (di origini avellinesi), come conosco a gran completo tutti i Camerati e la famiglia di Nanni De Angelis (per noi piccolo attila). Ti ricordi di Terza Posizione? Da lì proviene gente come Gabriele Marconi e Marcello De Angelis sono loro che mi hanno raccontato il triste episodio di Nanni. Morire a un concerto per la rabbia dei Compagni, ti giuro, questo non riesco a perdonarlo. Non riesco a perdonare che si attuava troppe volte la legge dello "uccidere un fascista non è reato". Con te farebbe piacere provare a discutere, ma con la feccia, nonostante la buona volontà, non ci riesco. Per la patria!
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