Nick: Viola* Oggetto: Stupore e tremori Data: 11/4/2007 13.40.20 Visite: 247
c'è una tizia qui dove lavoro, che ha perennemente un atteggiamento definito a furor di popolo da "maria addolorata". una cosa tipo: occhi bassi, voce bassa, espressione afflitta e tremebonda. l'atteggiamento a maria addolorata si esprime ai massimi livelli quando parla col nostro prof. se lui è appena nervoso, maria addolorata è tutta un tremito, un rossore, uno sfracellamento di minchia (altrui). l'unica questione che non si è riusciti a sviscerare del tutto, è quanto l'atteggiamento suddetto sia naturale. maria addolorata si nasce o si diventa? mentre mi lambiccavo il cervello sulla questione con la mia paziente amica Irene (una santa), lei se ne esce con: ma è uguale uguale al libro di amèlie nothomb "stupore e tremori"! l'atteggiamento che tu chiami a "maria addolorata" è descritto alla perfezione in questo libro, leggi e vedrai! e infatti. compro il libro, una tragicomica storia di alienazione lavorativa di una giovane belga in una multinazionale giapponese, e lì ti trovo l'esatta descrizione di "maria addolorata": bisogna guardare il proprio capo come facevano i samurai giapponesi con il loro signore e padrone, e cioè con un misto di stupore e tremore. sempre. la protagonista ci riesce alla perfezione solo alla fine, quando ormai si è licenziata, dopo che per la sua incapacità di essere "maria addolorata" era stata messa a pulire i cessi per mesi e mesi. mumble... stupore e tremore, eh? cioè, io mi sto esercitando da giorni in questa espressione, ma il problema è che schiatto a ridere sempre sul più bello (o brutto). secondo me maria addolorata si nasce, stupefatte e tremebonde pure, porca puttana. mi dispiace, ma io sò io, e voi non siete un cazzo - "Il marchese del grillo". |