Nick: Bardamu Oggetto: Lodo Buttiglione Data: 16/4/2007 11.46.10 Visite: 204
l’art. 4 della L 350/03, noto come "lodo Buttiglione), consente di evitare di ricorrere al public procurement tramite gare competitive e trasparenti e di distorcere la concorrenza in mercati pienamente liberalizzati con la presenza di soggetti che, in quanto controllati dalla mano pubblica locale, non possono fallire e non rischiano il take over. La mancata riforma dei servizi pubblici locali ha ridotto la spinta ad una maggiore concorrenza, con la conseguenza che in alcuni comparti particolarmente gravati da inefficienze (come i trasporti locali) non si è realizzata un’apprezzabile riduzione dei costi. Dopo gli efficientamenti conseguiti tra il 1998 e il 2001, sotto la minaccia delle gare – che, secondo la normativa allora in vigore, si sarebbero dovute svolgere in tutta Italia entro il 2003 – molti comportamenti del passato sono tornati in auge non appena il "lodo Buttiglione" ha allontanato la minaccia della concorrenza. Settori come i trasporti locali sono dunque rimasti "affamati" di risorse pubbliche, con conseguente ulteriore rafforzamento della propensione degli enti locali per i sussidi incrociati consentiti dal mantenimento del controllo sulle aziende redditizie. |