BB: COPERTI DI GLORIA

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Nick: MILLWALL^
Oggetto: BB: COPERTI DI GLORIA
Data: 3/5/2004 12.24.8
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Sabato sera cazzeggiando a officina99 con l'infame falketto mi procuro una tremenda distorsione al ginocchio destro. dolore fortissimo, notte di sonno agitato, nella speranza di una guarigione rapida quanto miracolosa, ma al mattino appena provo a flettere la gamba mi rendo conto che sto peggio della sera prima.

Mi trascino al pronto soccorso del Cardarelli, e dopo una rapida visita il dottore mi prescrive dei cerotti e degli antinfiammatori, oltre che riposo assoluto. Preso dal panico chiedo al vecchio infermiere che coadiuva il medico:

- o zi, ma secondo voi pozz i a Pescar?
e lui di rimando
- ma k'ja i a ffa?
- a verè o napl
- uagliò tu nun staje bbuon, punt e un pkkè vaje ancor a verè o napl, punt e ddoje pkkè iss i a cas e t'iss mettr int 'o liett.
è il suo lucido, sebbene colorito, commento finale.

La presenza della BB a Pescara dipende da me, visto che andiamo con la mia macchina e i soci sono già in apprensione dalle prime ore del mattino, allertati da un paio di miei sms. Vado in farmacia e compro le medicine, dopo di che chiamo gli altri e li informo che partiamo.

Primo pomeriggio la nostra macchina si muove incolonnata con un'altra decina da una piazza del centro storico, guido io, guidare non mi crea problemi. Siamo in cinque, 3 facce note della BB, 'o lion e Siamoin3, alla sua prima trasferta con noi e già perfettamente integrato nell'atmosfera da sfottò continui e feroci che sono, come dire, il marchio di fabbrica della nostra socialità. Io divento subito per gli altri 'o zoppas (sti mmerd

), Andrea e 'o lion si pigliano per il culo per tutto il viaggio. In particolare Leo fa ogni tanto una foto ad Andrea la guarda e ride di gusto, Andrea va in freva, come da copione, e restituisce colpo su colpo. E' un bel match e me lo godo. Accendo la radio per cercare tutto il calcio minuto per minuto e ogni stazione che passo c'è uno di loro che mi dice: lascia qua, lascia qua, uah stu piezz è 'o mostr. Pure se quello che esce dalle casse della macchina è un vecchio successo di Nilla Pizzi.

Arriviamo a Pescara verso le 18.00 e parcheggiamo le macchine fuori il settore ospiti. Ci sono già un paio di gruppi che cazzeggiano sotto la curva sud, l'atmosfera è abbastanza rilassata. Mi devono tirare fuori dal posto guida, perchè la gamba si rifiuta di compiere qualsiasi minima flessione e appoggiato a due uomini della BB raggiungo il piazzale della curva.

Dopo un paio di scaramucce avvenute sotto i distinti e la curva pescarese con la tifoseria di casa, c'è una carica della celere ai margini del nostro settore, che da il via a quasi venti minuti di scontri furiosi fin sopra le scale della curva sud. Rassegnato al mio ineluttabile destino mi trascino lentissimamente cercando di non rimanere intrappolato fra i reparti della celere che ci pressano alle spalle per farci entrare e quelli davanti a noi impegnati negli scontri con gli ultras già entrati. Quando mi vedo già immolato sull'altare della violenza negli stadi, arrivano un paio di soci che mi alzano di peso e mi portano in curva, mentre zompetto su una gamba sola.

Siamo pochi, forse trecento in tutto, è una trasferta dei gruppi, ci sono pochissimi tifosi "normali". In effetti bisogna essere anormali come noi, per ritrovarsi a 300 km da casa, di domenica sera nelle ultime giornate di un campionato anonimo e senza pretese. Però ci sono delle significative eccezioni. Due ragazzi di Campobasso, tifosissimi del Napoli, diversi gruppetti sparsi da paesi in provincia di Benvento, Avellino, Napoli, Caserta, i cui nomi in qualche caso non ho mai sentito nominare. Penso all'amore di questi ragazzi per la maglia, per la città che è un po' il simbolo di tutto il meridione e mi sento ancora una volta fiero delle mie origini napoletane e fiero di essere qua zoppo e con le vie respiratorie intasate di terribile gas cs dei lacrimogeni, che in teoria sono vietati perchè dannosissimi e cancerogeni ma che in pratica vengono usati tutte le domenica negli stadi italiani.

Cominciamo a fare cori e a sfotterci tra noi, salutiamo gli amici residenti al nord che dall'Emilia, dalla Lombardia, dal Veneto sono qui anche oggi a sostenere la maglia. Abbraccio calorosamente mio fratello C. una vita al servizio della mentalità ultras, in ogni stadio, sotto ogni curva avversaria. L'atmosfera è di nuovo tranquilla e goliardica, ma purtroppo c'è qualcuno seriamente ferito dalla manganellate che deve far ritorno a Napoli.

Inizia la partita, partono i nostri cori, ma chiaramente siamo 300 contro uno stadio intero e non riusciamo a farci sentire molto, però via via i pescaresi calano d'intensità e il Napoli segna, per cui, soprattutto dopo lo 0 - 2 nello stadio si sentono solo i nostri cori.

Nella mia vita ci sono due colori
sono i colori che a me fanno soffrire
nella mia mente un ideale
e nel mio cuore Napoli
alè alè
alè alè
alè alè Napoli alè

Lo facciamo per quasi dieci minuti di fila, perchè è un coro che ti manda a rota e quando finisce ti viene subito voglia di riattaccare. A un certo punto è proprio il nostro gruppetto che dal centro della curva, su una balaustra immediatamente dietro gli striscioni dei gruppi, lo intona e da il la alla curva. La BB può anche questo

Vi dirò pariamo cosi' tanto che, per la prima volta in vita mia, non vedo nessuno dei 3 gol realizzati, ma non me ne fotte proprio , lo spettacolo vero siamo noi, 300 napoli boys che sventolano bandiere, accendono torce, lanciano cori, ondeggiano (gli altri, io rosario, detto ' o zoppas ahuhuauauhua mi aggrappo a qualsiasi sostegno trovo a portata di mano. Conosco 5 ragazzi di Taranto, che hanno un grosso rispetto degli ultras napoletani, al punto da essere venuti da L'Aquila dove la loro squadra ha giocato nel pomeriggio.

Ce l'aveva detto Peppino siamoin3 (ormai membro effettivo della BB) di aver parlato in chat con un tarantino che gli aveva anticipato l'intenzione del suo gruppetto di aggregarsi alla nostra curva. Lo riconosciamo dal cappellino militare che aveva indicato in rete come suo segno identificativo. A dimostrazione che sul web non ci sono solo mitomani che parlano di ultras, ma anche gente che in curva ci va davvero. Fraternizziamo e in particolare mi metto a parlare con Erasmo il più vecchio dei loro che con mio grande piacere conosce alcuni miei fraterni amici di Taranto vecchia.

La partita finisce e ricominciano le mie pene, perchè all'uscita facile che ci saranno nuovi scontri. Sempre sorretto da due soci e zompettando riesco a raggiungere la macchina e metto in moto incolonnandomi. Ma dalla nostra sinistra arrivano delle pietre lanciate da un gruppetto di circa cinquanta pescaresi che si crede al sicuro dietro i cancelli di un parco alla nostra sinistra. Non si rendono conto però che una decina di napoletani ha scavalcato in un altro punto e in 10 contro 50 li rincorrono per oltre duecento metri, mentre altri napoli boys forzano un cancello per dare al primo gruppo man forte.

Tutto questo incolonnati nella fila delle macchine mentre davanti a noi ci sono altri scontri con la celere e dietro avanzano minacciosi i corpi anti sommossa della Finanza. Non vorri trovarmi li', ma soprattutto non vorrei sentirmi in totale balia degli eventi. Credetemi è brutto essere al centro della guerriglia e sapere che non sei nemmeno in grado di camminare, perchè in queste situazioni non conta nulla se stai partecipando o meno agli scontri, se puoi camminare o sei, come nel mio caso, zoppo. Se arriva la carica le manganellate non te le leva nessuno.

Alla fine per fortuna la situazione si sblocca e insieme a pulmini e macchine dei gruppi ai quali siamo più legati usciamo da Pescara. In macchina Andrea e 'O Lion continuano a sfottersi clamorosamente e Andrea piazza un paio di battute micidiali e io e il vecchio Leo ridiamo fino alla lacrime (ma serio uagliù, 12 ore di risate a crepapelle), mentre Siamoin3 incappucciato ci guarda come per dire, ma arò cazz so capitat e Emiliano da ieri 'o diabetic (ahahuauhuhahuaU) perchè secondo Leo dormiva per non essersi fatto l'insulina. Scegliamo di fare una strada diversa dall'andata e andiamo per Vasto, lascio il volante al leone di sfaccimma che mi martella per guidare dall'andata.

Poco prima di Caianiello, c'è un bar aperto, io prendo dei poket coffee e 2 jack daniel's. Andrea e Leo invece, nonostante ci siamo mangiati l'impossibile si fanno dei toast e un paio di birre.

E adesso sono qui con la borsa di ghiaccio sul ginocchio gonfio, sperando che non ci siano problemi di lesioni al menisco e soprattutto che fra due settimane potrò rimettermi in marcia con la BB alla volta di Firenze, dove giocheremo una partita che ricorda molto la serie A e ci saranno ad attenderci i viola, gemellati coi veronesi e da sempre nostri nemici.

ps ultimora, da ieri anche 'O Lion è mebro ufficiale della BB

Facciamo km
superiamo gli ostacoli
solo per te solo per te

questa foto dice tutto degli sfottò fra leo e andrea