Nick: giGGinocon2G Oggetto: A PROPOSITO DI 8 PER MILLE Data: 10/5/2007 15.58.11 Visite: 101
Oggi ho ricevuto un file da un amico che cita un'indagine effettuata dalla UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). Ecco quel che riporta (cito): "Ogni anno, l'8 per mille che lo stato raccoglie con le imposte sul reddito dei contribuenti viene ripartito tra lo Stato stesso e sei confessioni religiose: i cattolici, i valdesi, gli ebrei, i luterani, gli avventisti e le assemblee di Dio. La ripartizione di questo denaro pubblico avviene secondo la percentuale delle firme raccolte al momento della dichiarazione dei redditi. ciò significa che, se non si firma, si sarà comunque tassati e che l'8 per mille delle imposte sarà comunque ripartito in base alle scelte fatte dagli altri contribuenti. In realtà nessuno destina il proprio gettito. Il meccanismo somiglia di più ad un gigantesco songaggio di opinione in cui si "contano" le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi. SOLO UN ITALIANO SU 3 EFFETTUA UNA SCELTA. Ma, come detto, l'8 per mille viene comunque ripartito in base alle scelte effettuate. Nello specifico risulta che, con il 35% delle firme effettive, l'87% dei fondi finisce alla Chiesa cattolica. Stiamo parlando di circa 1 MILIARDO DI EURO." In effetti sono dati che dovrebbero far riflettere. Inoltre, proseguendo con la lettura del documento che ho ricevuto, è scritto che: "Solo 80 milioni (circa l'8% delle somme raccolte) sono inviate nel Terzo Mondo, mentre 130 milioni di euro sono spesi per costruire chiese nuove." Ora, volendo prescindere sulla veridicità o meno di questi ultimi dati, ritengo sia quantomeno assurdo che lo Stato debba versare una tale somma di danaro nelle casse della chiesa che, oltre ad essere estremamente ricca di suo, non crea sviluppo nè posti di lavoro. Insomma, sono soldi a fondo perduto. Non sarebbe meglio riservare questi capitali per altri fini? Se si vuole preferire la scelta umanitaria, non si potrebbe creare un ente statale che si occupi delle medesime cose e che, potenzialmente potrebbe garantire un'occupazione? sito di riferimento dove andare a controllare eventuali altri dati è il seguente: www.uaar.it/laicita
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