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Nick: Full.
Oggetto: Anniversario Scudetto
Data: 10/5/2007 21.44.36
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10 maggio 1987, il giorno del primo scudetto del Napoli.

Centotrentadue striscioni al "San Paolo", spettacolo struggente per ottantamila spettatori.

Fuori, una città in attesa, le radioline accese per seguire la penultima partita del campionato, contro la Fiorentina.

Alle 16,29 Maradona passò la palla a Romano, Romano l’affidò a Giordano, Giordano con un tocco rapido lanciò Carnevale verso la porta di Landucci. Inseguito da Maldera, Carnevale entrò in area e anticipò il portiere sull’uscita.


Il pallone scosse la rete dolcemente. Sulla città rimbalzò il boato del "San Paolo", ma la città stessa fu un boato.

Dieci minuti dopo, Roberto Baggio che aveva vent’anni, esordiente in serie A e reuccio di Firenze, infilò la porta di Garella con la prima delle deliziose punizioni della sua carriera d’artista. Uno a uno, ma la partita era ormai immersa nello stordimento della festa tricolore, con una giornata d’anticipo sulla conclusione del campionato.

A tre minuti dalla fine, il tabellone luminoso, un lusso di quei tempi, lampeggiò il risultato dell’Inter battuta a Bergamo e, subito dopo, si riempì di una scritta luminosa ripetuta all’infinito: "Napoli campione d’Italia 86-87". L’arbitro Pairetto fischiò la fine con quindici secondi di anticipo.

Fu un uragano di botti e di fumogeni azzurri e tricolori. Maradona corse verso il lato della tribuna vicino alla curva B.

Là c’erano papà Chitoro, mamma Tota, la sorella Maria con un cappello da cow-boy, Claudia che al pibe aveva consegnato nello spogliatoio, prima della partita, uno smoking da indossare per la festa dello scudetto.

Bianchi abbandonò il campo per lasciare che la festa fosse solo dei giocatori.

Lo stadio cantò "’O surdato ‘nnamurato". Piangevano tutti.

Qualcuno andò a sfriculiare i morti al cimitero di Poggioreale scrivendo sui muri: "E non sanno che se so’ perso". Fu il giorno della gioia massima dei sette anni di Diego.

Fuori dalla Coppa Uefa al primo turno e ai rigori (palo di Maradona) col Tolosa, il Napoli balzò in testa al campionato alla 7^ giornata e non la mollò più. Staccò la Juve alla 9^ vincendo a Torino con tre gol negli ultimi 17 minuti. Era la Juve di Marchesi con Tacconi, Platini, Serena, Scirea, Cabrini.

Pierpaolo Marino registrò la squadra con l’acquisto di Romano a ottobre.

Perdendo sul campo della Samp di Mancini e Vialli, la Juve si allontanò a 4 punti alla 13^. Affondò a 6 punti, sconfitta anche al "San Paolo" (gol decisivo di Romano).

Alla fine del girone d’andata, si inserì al secondo posto l’Inter di Trapattoni con Zenga, Passarella, Altobelli e Rummennige, appaiando il Napoli per una giornata. Al 22^ turno, salì la Roma di Eriksson con Boniek, Giannini, Pruzzo, Conti, Ancelotti, ma a 5 punti.

A cinque giornate dalla fine, l’Inter si avvicinò a due punti (Verona-Napoli 3-0). Ma alla penultima giornata (1-1 con la Fiorentina al "San Paolo", l’Inter sconfitta a Bergamo) gli azzurri furono irraggiungibili, 4 punti sopra Juve e Inter.


Maradona fece 10 gol, 4 furono decisivi (tre vittorie e un pareggio).

Giordano firmò tre vittorie (due esterne). Carnevale fu il cannoniere delle ultime giornate, a segno contro il Milan (2-1), a Como (1-1), contro la Fiorentina (1-1) e ad Ascoli (1-1).

Il Napoli vinse anche la Coppa Italia.

Diciotto furono i protagonisti del primo scudetto.

Claudio Garella, 32 anni, portiere, 29 presenze, 20 gol subiti.

Giuseppe Bruscolotti, 36 anni, difensore, 25 presenze.

Ciro Ferrara, 20 anni, difensore, 28 presenze, 2 gol.

Salvatore Bagni, 31 anni, centrocampista, 28 presenze, 4 gol.

Moreno Ferrario, 28 anni, difensore, 29 presenze, 1 gol.

Alessandro Renica, 25 anni, difensore, 29 presenze, 1 gol.

Andrea Carnevale, 26 anni, attaccante, 27 presenze, 8 gol.

Bruno Giordano, 31 anni, attaccante, 26 presenze, 5 gol.

Diego Armando Maradona, 27 anni, attaccante, 29 presenze, 10 gol.

Francesco Romano, 27 anni, centrocampista, 24 presenze, 2 gol.

Raffaele Di Fusco, 26 anni, portiere, 1 presenza, 1 gol subìto.

Giuseppe Volpecina, 26 anni, difensore, 25 presenze, 2 gol.

Luigi Caffarelli, 25 anni, centrocampista, 21 presenze, 3 gol.

Luciano Sola, 28 anni, centrocampista, 16 presenze.

Ciro Muro, 23 anni, centrocampista, 11 presenze, 1 gol.

Raimondo Marino, 26 anni, difensore, 4 presenze.

Tebaldo Bigliardi, 24 anni, difensore, 3 presenze.

Ottavio Bianchi, bresciano, 44 anni l’anno dello scudetto. Quattro stagioni alla guida del Napoli: campione d’Italia, due secondi posti, un terzo posto. Tornò nel ’92-’93 per tre campionati, uno in panchina, uno da direttore tecnico e un altro da direttore sportivo.

Diciassette anni dopo, numero fatale, la caduta nel fallimento. Gli dei invidiosi e gli uomini inetti ci cacciarono all’inferno.

Le pene dell’inferno continuano. La serie A è ancora un sogno.






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    20 Anni fa.....ore 17:42   10/5/2007 22.17.47 (40 visite)   Kobra`
   re:Anniversario Scudetto   10/5/2007 23.31.26 (15 visite)   DarkSa|nt (ultimo)
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