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Introdotti dalla trascinante title track dei Dickies (che avevano già regalato una punk song alla Troma con "The Toxic Avenger") i clown assassini dall'oltrespazio esplodono sullo schermo in tutta la loro delirante demenzialità. Il circo messo in piedi dai fratelli Chiodo è un vero e proprio omaggio alla sci-fi degli anni '50 con riferimenti che vanno da "L'invasione degli Ultracorpi" a "The Blob".
L'astronave che arriva dallo spazio è un gigantesco tendone circense dove i mostruosi pagliacci conservano in bozzoli di zucchero filato i malcapitati esseri umani che riescono a rapire con il poco esaltante proposito di berne il sangue da una cannuccia inserita nel bozzolo rosa.
Ma il pezzo forte di questo piccolo cult sono le mirabolanti trovate dei clowns per sterminare la razza umana come la macchina spara popcorn , il mostruoso clownzilla, guantoni da boxe che staccano la testa con un colpo oltre a tutto un campionario di scenografie ultrakitch che ogni tanto ricordano "Forbidden Planet".
I Killer clowns, in ogni caso, sono abbondantemente inquietanti, anche perchè la prima reazione degli umani al loro cospetto non è di terrore ma divertita sorpresa che si tramuta in un secondo tempo in puro orrore quando le vittime scoprono la pericolosità di questi alieni.
Divertente, ben diretto con notevoli effetti speciali (in considerazione di un budget sicuramente non elevato) e pregno di piccole idee geniali, questo B movie rappresenta appieno tutta la cinematografia horror degli anni '80 e apre nuovi percorsi per il moderno cinema delle invasioni spaziali.
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