Nick: Haran Oggetto: VIA I PALLOTTOLIERI.. Data: 19/5/2007 20.10.43 Visite: 230
..e non si facciano più questi conti ossessivi. Oggi non ho sentito nessuno parlare d'altro: "..VABBE', Modena...poi a Verona, tosta ma fattibile..poi VABBE', Lecce e poi col Genoa...però' andare a Marassi a +1..a -2...però c'è la penultima...però il Rimini fa vincere il Mantova che però può battere il Genoa..ecc..ecc...". Di questo si è parlato, allo stadio, il tv, sui giornali, ma pochi, come aveva anche allertato Marino in settimana, pensavano alla partita di oggi. Forse anche i calciatori, molti di loro giù di tono dopo la battaglia di martedi, forse era il caso di far rifiatare qualcuno. Ma forse era già destinato: i chiari di luna si sono visti già quando Iezzo si è stroppiato: per circa 5 minuti c'è stato il gelo, quasi fosse presagio, rotto solo nel momento in cui il portiere è passato sotto la curva destinazione Cardarelli. Non raddoppiamo e subiamo il gol sul finale, secondo tempo con i modenesi decisi a prendere un punto, paradossalmente esaltati dalla bolgia del S.Paolo come ormai succede a chi viene da queste parti. Troppo facile adesso dire che ho fatto il giallo quando ho visto quel pescione di Calaiò farsi stronziare dai quei bastardi: non sò se è stato questo o l'ha proprio sbagliato, ma cambia poco. Finora ha fatto 12 gol (e mezzo) e spesso ci ha tolto dalla merda, lui come Sosa, del resto. Speriamo che Iezzo sia sano anche sui legamenti, già la frattura è stata esclusa, dopo la gravissima perdita di Boia (la mancanza si sente, eccome)non possiamo fare a meno della sicurezza che il portiere dà alla difesa, con massimo rispetto per Gianello che però non ha i numeri di Iezzo. Assurdo, anche gli altri risultati: sembra quasi già scritto che le cose debbano andare in un certo modo. Mantova che perde, Genoa che arranca, Rimini culorotto, tutto ciò mentre i responsabili di questa situazione del cazzo tornano in serie A. Pezzi di merda, si capisce. Mo' speriamo solo di riuscire a dare un paio di botte nel culo di Giulietta..
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