Nick: giangic Oggetto: IMPORTANTE Data: 19/5/2007 21.24.21 Visite: 150
RETE LILLIPUT (ufficiostampa@retelilliput.org - www.retelilliput.org) "Facciamo appello allo Stato per un deciso intervento a difesa delle organizzazioni della società civile in prima linea nella democratizzazione di intere zone del nostro Paese ed in particolare vicinanza e solidarietà per Francesco Rigitano, alla cooperativa sociale Valle del Marro, all’associazione Libera della Locride e della Calabria, all’associazione "Don Dilani" ed a tutte le associazioni impegnate nella lotta contro la ndrangheta". Questo l’intervento deciso della rete Lilliput, piccola solo nel nome e da sempre attivissima in tutta Italia nella difesa dei soggetti vittime della mancanza di uno stato di diritto. L’iniziativa nasce a seguito dell’ennesimo caso di intimidazioni avvenuto a Gioiosa Jonica nei confronti di chi cerca giustizia, dopo i continui attacchi e le tante rapine subite nell’ultimo anno. Nel mirino della ndrangheta questa volta è finita l’associazione "Don Milani", che assieme alla cooperativa sociale Valle del Marro, all’associazione Libera della Locride e della Calabria stanno combattendo una vera e propria battaglia per costruire un’economia di giustizia, per dare una speranza alle popolazioni locali dell’intera Locride e che si sono viste recapitare sei cartucce caricate a pallettoni. "Il lavoro enorme di questi gruppi" spiegano dalla Rete Lilliput "rischia di essere bloccato a causa di una situazione insostenibile: dallo "scippo" di una delicata indagine, condotta da un magistrato a cui viene negata la possibilità di indagare sulla massoneria e su un sistema politico-mafioso di gestione delle risorse pubbliche, a due devastanti attentati contro il centro polifunzionale "Magna Grecia" del Comune di Ardore, gestito da una impresa di giovani che cerca di creare opportunità di lavoro e di aggregazione nel territorio, dai ripetuti attentati presso il Centro giovanile salesiano di Locri, cuore della pastorale giovanile della diocesi, per impedire ad una ditta di condurre importanti lavori di ristrutturazione, alla pesante lettera minatoria recapitata nei giorni scorsi alla senatrice Maria Grazia Laganà e così via". Per dare forza e sostegno a questo appello la Rete Lilliput chiede alle organizzazioni della società civile e ai cittadini l’invio di e-mail al Dipartimento Affari Interni e Territoriali, alla Presidenza del Consiglio, al Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero ed al Ministro degli Interni Giuliano Amato. Per informazioni, per gli indirizzi mail e per il testo da spedire rete Lilliput, il consorzio sociale Goel e la rete di Comunità libere mette a disposizione due numeri di telefono Federica Roccisano 349 3502643 e Marco Servettini 338 9757397. SERVE O NON SERVE NON IMPORTA, QUANDO SI TRATTA DI CACARE IL CAZZO SONO SEMPRE IN PRIMA FILA!! Le mail sono: l.alfonso@governo.it ; m.colimberti@governo.it ; segreteriaministroferrero@solidarietasociale.gov.it ; DipartimentoAffariInternieTerritoriali@interno.it Il testo da inviare è il seguente: "Come organizzazioni della societa' civile e come singoli cittadini esprimiamo forte preoccupazione e massima solidarieta' alle cooperative e alle associazioni della Locride sotto tiro della 'ndrangheta locale, in particolare dopo l'ennesima intimidazione mafiosa a Gioiosa Jonica contro l'associazione 'Don Milani'. Chiediamo con urgenza l'intervento dello Stato in tutte le sue forme, dalla forza pubblica ad una presa di posizione del Governo, per tutelare esperienze di economia di giustizia sostenute dall'onesta', il coraggio e la liberta' della societa' civile calabrese". se è puorc a cas torn |