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Nick: marco
Oggetto: ecco
Data: 23/5/2007 11.3.59
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Butcher Cover
Butcher cover ("copertina del macellaio") è il nome che fu dato alla prima versione della copertina dell'album Yesterday and Today, uscito nel mercato USA nel 1966: in questa copertina si vedono i Beatles con coltelli da macellaio, parecchie bambole fatte a pezzi e abbondanti macchie di sangue.

Sul braccio di Paul nella butcher cover ci sono due denti (quelli che Paul avrebbe perso nell'incidente). George tiene una testa di bambola vicino a Paul, simbolo delle ferite al capo riportate nello scontro. Ma tutta la copertina simboleggerebbe la natura del terribile incidente. Quando la copertina fu rifatta perché ritenuta "troppo splatter", Paul venne ritratto all'interno di un baule molto simile a una cassa da morto. Sempre in questa foto, per la prima volta nelle foto ufficiali dei Beatles, si vede una cicatrice sul suo labbro superiore.


[modifica] Rubber Soul
Nella copertina di Rubber Soul, la scritta del titolo è un cuore rovesciato e decisamente spezzato. La prospettiva della foto è dal basso: secondo i sostenitori del PID, il gruppo sarebbe infatti ripreso dalla prospettiva della tomba di Paul. Nel brano Nowhere Man Lennon canta: nowhere man, can you see me at all? ("uomo che non sei da nessuna parte, puoi vedermi?") letto dai sostenitori del PID come: "Paul è morto e sepolto, e non può vedere più nulla".

Circa questo indizio è facile osservare una certa incongruenza: l'album fu pubblicato nel 1965, l'anno precedente la presunta morte.


[modifica] Revolver
Sulla copertina di Revolver, realizzata da Klaus Voorman, Paul è l'unico defilato, addirittura di profilo (come a dire: "non sono più con voi"?). Sulla sua testa compare una mano (secondo alcune popolazioni asiatiche la mano che sovrasta la testa significa morte) immagine che si ripeterà più volte in seguito; in alto a sinistra compare il viso di Paul con un'espressione che potrebbe essere di sofferenza. Ma la maggior parte dei cosiddetti indizi di Revolver si troverebbero nei testi delle canzoni. La morte è in effetti un tema ricorrente di Revolver, e questo fatto di per sé (essendo l'album proprio del 1966) potrebbe essere stato uno degli elementi scatenanti della leggenda del PID.

Nel brano di apertura dell'album, Taxman, Harrison canta (in realtà in due diverse strofe della canzone): If you drive a car e if you get too cold; il primo verso significa certamente "se guidi un'auto", il secondo "se hai troppo freddo", ma potrebbe anche essere letto, da chi fosse in cerca di indizi di tragedie, come "se diventi troppo freddo". In Tomorrow Never Knows (titolo tratto dal libro tibetano dei morti) Lennon canta play the game of existence to the end ("gioca il gioco della vita fino alla fine").

Alcuni versi dei brani cantati da Paul (o Campbell secondo i sostenitori della leggenda) vengono interpretati come indizi ancora più espliciti e addirittura rivelatori di nuovi elementi. In Got to Get You Into My Life Paul canta: I took a ride, I didn't know what would I find there ("andai a farmi un giro, non sapevo cosa avrei trovato") e poco dopo: and then suddenly I see you ("e all'improvviso ti vedo"), entrambi versi che si riferirebbero al suo fatale giro in macchina e al suo incontro con Rita (o con la morte). Ma il verso più esplicito compare nel celebre brano Eleanor Rigby: Father McKenzie, writing the words of a sermon that no one will hear [...] wiping his hands as he walks from the grave ("Padre McKenzie che scrive le parole di un sermone che nessuno ascolterà [...] pulendosi le mani mentre si allontana dalla tomba"). Entrambi i versi (che anche in questo caso non sono consecutivi nel testo della canzone) si riferirebbero al funerale segreto di Paul (anziché a quello della povera Eleanor Rigby al quale "non venne nessuno", nobody came). Per alcuni sostenitori del PID, la canzone ha proprio lo scopo di rivelare che la cerimonia sarebbe stata veramente ufficiata da un certo "padre McKenzie".

Analogamente a quanto commentato nel caso di Rubber Soul, anche questi indizi sono molto poco attendibili, dal momento che la data del presunto incidente è 9 novembre 1966 e Revolver fu pubblicato il 5 agosto 1966, con tutti i pezzi citati già depositati.


[modifica] Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
La copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, con la sua ricchezza di dettagli, è stata oggetto di analisi approfondite da parte dei sostenitori del PID, che vi hanno trovato, com'era lecito aspettarsi, letteralmente decine di indizi.

Sulla destra compare una bambola che ha sul grembo un'auto bianca con l'interno rosso sangue. Una composizione floreale in basso a destra ha la forma di un basso Hofner mancino (lo strumento di Paul) con tre corde, la quarta corda (Paul, uno dei quattro Beatles) non c'è più, ed è stata interpretata come decorazione tombale. Gli stessi fiori, secondo alcuni, formerebbero la parola "Paul" con un punto interrogativo finale. Paul è anche l'unico a imbracciare uno strumento nero (un oboe), e di nuovo si ritrova qui una mano sulla sua testa. Al centro dell'immagine, nella parte inferiore, compare una statuetta di Śiva ("il distruttore"), con due mani alzate che indicano entrambe Paul. Ancora, John, George e Ringo sono ripresi lateralmente e Paul frontalmente, cosa che contribuisce a far apparire la sua immagine come una sorta di sagomato rispetto alle immagini più tridimensionali dei suoi compagni.

Se si prende uno specchio e lo si appoggia perpendicolarmente fra le parole "Lonely" e "Hearts", succedono due cose curiose: si formano le due frasi "1 One 1" e "He die" ("1 1 1" sarebbero i tre superstiti e "he die", seppure non del tutto corretto da un punto di vista grammaticale, significa sicuramente qualcosa come "lui muore".Altra possibile interpretazione "1ONE IX HE DIE" ossia 11 IX ,9 Novembre, data della presunta morte). La freccia che compare fra "he" e "die", ovviamente, punta proprio verso Paul.

Nuovi presunti indizi vengono dal retro di copertina, in cui Paul è l'unico ripreso di spalle e appare "troppo alto" rispetto agli altri (in effetti non è Paul ma bensì Mal Evans) e dall'interno della copertina, in cui compaiono i testi delle canzoni sovrapposti a una nuova immagine del quartetto. Qui George punta il dito verso la frase At five o'clock ("alle cinque"), che sarebbe l'ora dell'incidente. Sul braccio della divisa di Paul appare la scritta O.P.D., sulla quale si è speculato parecchio. Due interpretazioni possibili secondo i sostenitori del PID sono "Officially Pronounced Dead" ("ufficialmente dichiarato morto") e "Ontario Police Department" (il dipartimento di polizia in cui avrebbe servito Campbell).

Anche i testi delle canzoni sono ricchi di spunti; non va dimenticato che con Sgt. Pepper i Beatles completano la transizione iniziata con Rubber Soul e Revolver, con la quale i loro testi diventano sempre più psichedelici, ricchi di nonsense, allusivi, immaginifici e via dicendo. Nel brano di apertura Paul presenta un certo "Billy Shears"; Billy è diminutivo di William (il nome attribuito al suo sosia) e "Billy Shears" può essere interpretato come una sorta di gioco di parole: "Billy's here" ("Billy è qui"). Il brano Lovely Rita (da cui i sostenitori del PID hanno presumibilmente ricavato il nome dell'autostoppista) parla certamente di automobili e di uno sguardo scambiato con Rita. Il brano A Day in the Life, poi, di indizi ne conterrebbe parecchi, tra cui i versi: he didn't notice that the lights had changed ("non si è accorto che la luce del semaforo era cambiata"), he blew his mind out in a car ("si è fatto saltare le cervella in macchina"), they'd seen his face before ("la gente aveva già visto il suo volto"). In realtà il riferimento del brano, scritto a quattro mani da Lennon e McCartney, è all'incidente automobilistico che nel 1966 costò la vita a Tara Browne, rampollo dei birrai irlandesi Guinness, un evento che sconvolse l'opinione pubblica britannica e nella canzone "Being For The Benefit Of Mr Kite!" il testo dice:"The band begins at ten to six" che corrisposte alle canzoni presenti sul disco, corrispondono a 10, Lovely Rita , 6 She's Leaving Home. Nell'album si trovano anche due riferimenti all'orario presunto dell'incidente, le 5 (in She's Leaving Home e Good Morning, Good Morning).


[modifica] Magical Mystery Tour
Nella copertina di Magical Mystery Tour, la parola stellata "Beatles", guardata allo specchio, sembra un numero di telefono (2317438). Pare che negli anni sessanta a Londra a quel numero rispondesse una voce registrata che diceva "ti stai avvicinando" (alla verità?).

Sempre su quest'album appare il tricheco di I Am the Walrus, anch'esso oggetto di numerose speculazioni. Sarebbe, secondo la mitologia eschimese, un simbolo di morte. È Lennon a cantare "io sono il tricheco", ma nel booklet dell'album un certo "Little Nicola" dice: "no, you're not" (no, non sei tu). Sempre nello stesso brano si sente una voce in sottofondo che, riprodotta al contrario, sembrerebbe dire "ha ha, Paul is dead". Fra i numerosi effetti sonori, inoltre, vi è il brano del Re Lear di Shakespeare ("rubato" alla maniera di John Cage da una trasmissione radio) che recita "oh, morte inopportuna". Nell'album bianco Lennon avrebbe gettato altra benzina sul fuoco cantando, nel brano Glass Onion (termine con cui si indicano le bare di vetro): here's another clue for you all: the walrus was Paul ("ecco un altro indizio per voi tutti: il tricheco era Paul"), frase che, secondo interpretazioni più convenzionali, avrebbe proprio il senso di schernire i fan troppo accaniti nella ricerca di indizi nascosti e messaggi in codice nell'opera del quartetto di Liverpool. Inoltre in "I Am the Walrus" si sente una voce che dice "oh is really dead" (poco dopo il 4° minuto). Per sentirlo meglio si può mettere la riproduzione ad una velocità minore, ma anche senza questo si può sentire benissimo.

I sostenitori del PID dunque sostengono anche che Paul, in qualche modo, sia il tricheco (tra l'altro l'unico personaggio che appare in nero sulla copertina dell'album). Ma anche sulla testa dell'ippopotamo (che dovrebbe essere Paul se non si tiene conto delle teorie menzionate finora) appare una mano.

Nel libretto fotografico e nel film di Magical Mystery Tour, Paul vaga per una collina come uno spettro (un presunto riferimento a Edgar Lee Masters) per l'esecuzione del suo brano "The fool on the hill". Il risvolto di copertina presenta un disegno di 4 maghi; Paul ha il viso nascosto e il suo è l'unico cappello decorato con fiori neri. La storia del libretto si apre con "away in the sky, beyond the clouds, live 4 or 5 Magicians" ("lontano nel cielo, dietro le nuvole, vivono 4 o 5 maghi"); il quinto mago sarebbe Campbell. A pagina 3 del libretto Paul appare seduto a una scrivania con in bella mostra il cartello "I was" ("io ero"); dietro di lui, bandiere britanniche piegate a lutto. A pag. 4 appare vestito da mago insieme a Ringo, col cappello schiacciato; e a pag. 9 il disegno di Paul ha addirittura la testa fracassata. A pag 5, 10, 13 Paul non indossa le scarpe (presunta simbologia che ricorre anche nel successivo Abbey Road). Nella batteria di Ringo a pag. 13 si legge "LOVE the 3 Beatles" ("amate i 3 Beatles"). A pag. 23 Paul è l'unico a indossare un fiore nero all'occhiello; altre mani sulla testa di Paul a pag. 18 e 24.

Osservando il retro di copertina, girato di lato, e lasciando che gli occhi vadano fuori fuoco, sembra apparire l'acronimo RIP.

I testi sono in questo caso meno ricchi di spunti; si è voluto leggere una sorta si sberleffo di Campbell a Paul nelle parole di Hello Goodbye you say goodbye, I say hello ("tu dici addio, io dico ciao", come a dire: "esci tu, entro io") e c'è chi sostiene che Lennon, alla fine di Strawberry Fields Forever, dica I buried Paul ("ho sepolto Paul") anziché, come parrebbe, "cranberry sauce" ("salsa al mirtillo rosso").


[modifica] White Album
Nel poster all'interno dell'White album (a pag. 18 nel libretto del CD) compare un individuo che sarebbe Campbell prima della chirurgia plastica. In una foto di Paul che balla, due mani scheletriche sembrano volerlo afferrare dalla schiena.

Per quanto concerne l'analisi dei testi dalla prospettiva del PID, si è già detto di Glass Onion (vedi Magical Mystery Tour). In Don't Pass Me By Ringo canta: you were in a car crash and you lost your hair ("hai avuto un incidente d'auto e hai perso i capelli"), ma la frase sarebbe riferita a una fidanzata arrivata in ritardo a un appuntamento. Revolution 9 inizia con una voce che scandisce tre volte number nine che ascoltata al contrario suonerebbe turn me on, dead man ("accendimi, uomo morto"); il numero 9 si riferirebbe sia alla somma delle lettere che compongono il nome McCartney (nove, appunto), sia al giorno della presunta morte (il 9 novembre). Fra i rumori che compongono questo brano (non propriamente musicale) c'è anche una frenata d'automobile e uno schianto, e un coro che sembra ripetere "Paul is dead, Paul is dead". Alla fine di I'm So Tired, un'altra voce ascoltata al contrario sembrerebbe dire "Paul is dead man: miss him, miss him, miss him!" ("Paul è l'uomo morto: sento la sua mancanza!").


[modifica] Yellow Submarine
Anche sulla copertina di Yellow Submarine una mano compare sopra la testa di Paul. Il sottomarino giallo sembra sepolto dentro una collina (una bara gialla?). In All You Need Is Love pare di sentire in sottofondo: Yeah, he's dead, we loved you yeah, yeah, yeah ("si, è morto, ti abbiamo amato"; effettivamente, il brano ripropone il ritornello di She loves you nella forma We loved you).

In Only A Northern Song George canta if you think the harmony is a little dark and out of key, you're correct, there's nobody there ("se pensi che l'armonia sia un po' tetra e stonata, hai ragione, non c'è nessuno là"; al posto di McCartney?). Si pensa che negli ultimi anni il falso Paul McCartney abbia fatto un cd sulla morte e verità del vero Paul McCartney...


[modifica] Abbey Road
La copertina di Abbey Road è forse quella le cui interpretazioni a sostegno della morte di Paul sono più note. Il gruppo attraversa la strada in fila, e gli abiti suggeriscono davvero una processione funebre: apre John completamente vestito di bianco (sacerdote o forse angelo), Ringo con un sobrio completo nero che potrebbe far pensare al portatore della bara, Paul scalzo, fuori passo rispetto agli altri, con gli occhi chiusi, tiene la sigaretta con la destra (pur essendo mancino); e infine George in jeans e clark potrebbe far pensare al becchino in abiti da lavoro per scavare la fossa. Paul, inoltre, è l'unico dei beatles fuori passo, forse a simboleggiare un'estraneità al vero gruppo. Sulla targa del "maggiolino" ("beetle") Volkswagen bianco parcheggiato a sinistra, simile a un carro funebre, si legge "28IF" ("28 SE", interpretato come "28 anni SE fosse ancora vivo"). Anche il resto della targa , "LMW", è stato letto come "Linda McCartney Widowed" (vedova). Dall'altra parte della strada c'è un camioncino della polizia del quale i fautori della teoria del PID sostengono di aver ricostruito che fu mandato in soccorso, nella data fatale, proprio di due persone vittime di un incidente stradale. Mossa sullo sfondo, si vede un'automobile che si allontana, esattamente in linea con Paul. L'unico numero civico che appare, 3, corrisponde a quello dei Beatles superstiti; Sul retro copertina, la S di Beatles è spezzata e, subito accanto, un riflesso sul muro sembra comporre un teschio.

Nel testo di She Came In Through The Bathroom Window alcuni versi sono stati interpretati come indizi sulla vita di William: so I quit the police department and got myself a steady job ("così lasciai il dipartimento di polizia e mi trovai un lavoro fisso"). E in Come Together John canta: one and one and one is three ("uno più uno più uno fa tre", evidente verità matematica, ma anche, per la leggenda, un'osservazione sul numero dei Beatles).


[modifica] Let it Be
Sulla copertina di Let It Be, Paul guarda in direzione diversa dagli altri ed è l'unico ad apparire su sfondo rosso. In più, se si ascolta al contrario il ritornello dell'omonimo brano, è possibile percepire la frase "He is dead". Ascoltando attentamente Let It Be, subito dopo il primo minuto, è possibile sentire sussurrata la frase "Paul is Dead"[citazione necessaria].


[modifica] Oldies
Anche sulla copertina di Oldies si teorizzano messaggi subliminali. Il PID, infatti, afferma che la parola OLDIES, nella sua parte finale, contiene anche la parola DIES (muore). Inoltre, la O e la L sono le lettere che, nell'alfabeto inglese, precedono rispettivamente la P e la M, da cui: PM= Paul McCartney DIES= muore


[modifica] Posizioni critiche
La leggenda della morte di Paul, come ci si potrebbe aspettare, presenta numerose incongruenze, a partire dal già menzionato problema di come un sosia avrebbe potuto sostituire e imitare così efficacemente un musicista e cantante del livello di McCartney, ed oltretutto essere mancino come il vero Beatle. Ipotizzare che Yesterday e Penny Lane siano state scritte da due autori diversi non è certamente semplice.

Molte date non coincidono; Rubber Soul e Yesterday and Today, per esempio, sono entrambi antecedenti alla presunta morte.

Per fare un altro esempio, anche la targa "28IF" di Abbey Road (che peraltro è accertato fosse in realtà "281 F") è poco convincente perché Paul, nato nel 1942, avrebbe avuto (o aveva) 27 anni e non 28, nell'anno in cui l'album fu pubblicato. I sostenitori della teoria ribattono che, dopo avere abbracciato le religioni orientali, i Beatles avrebbero iniziato a contare gli anni dal concepimento e non dalla nascita (tuttavia Paul, essendo nato il 16 Giugno 1942, è stato presumibilmente concepito a metà Settembre del '41; la foto di copertina fu scattata l'8 agosto 1969: anche se per poco, Paul non avrebbe avuto ancora compiuto 28 anni, neppure dal suo concepimento...). Quanto alla "Vedova McCartney" cui la targa medesima farebbe cenno, la data della presunta morte implicherebbe che l'uomo che Linda aveva conosciuto a una festa nel 1967 (e che avrebbe sposato il 13 marzo 1969) fosse già allora l'«impostore» e non il vero Paul McCartney!
Più in generale, nel valutare le "sorprendenti" coincidenze citate nelle sezioni precedenti occorre ricordare che i dettagli della leggenda PID furono definiti gradualmente, in molti casi a posteriori rispetto alla comparsa degli "indizi" nella discografia dei Beatles (si veda per esempio il caso di "Padre McKenzie").

Non si può escludere, peraltro, che i Beatles abbiano volutamente "giocato" con la leggenda che stava nascendo, o che l'abbiano alimentata inconsapevolmente attraverso qualche scelta fatta con altri intenti (per esempio è vero che Paul è spesso "fuori schema" rispetto agli altri Beatles nelle copertine e nelle foto ufficiali: di spalle, di profilo, e così via). Lennon, in particolare, amava l'humour nero: una foto, tra quelle degli esordi al Cavern, mostra il chitarrista che si finge morto, mentre gli altri componenti della band lo vegliano. Con la leggenda PID sarebbe soltanto "cambiato" il beatle morto.


[modifica] Riferimenti al PID
Il brano How Do You Sleep? del celebre album Imagine di John Lennon (1971) è un feroce attacco a McCartney; con riferimento alla vicenda del PID, Lennon canta: Those freaks were right when they said you were dead ("quei matti avevano ragione quando dicevano che eri morto"). Il senso della frase ovviamente non va letto come una rivelazione della "veridicità" della teoria del PID, ma solo un'aperta critica alla carriera artistica di McCartney (come dire: "non hai fatto niente di importante"); altri versi dello stesso brano recitano per esempio the only thing you done was Yesterday ("l'unica cosa che hai fatto è Yesterday") e the sound you make is muzak[1] to my ears / you must have learned something in all those years ("i suoni che fai sembrano musica da ascensore alle mie orecchie / dovresti aver imparato qualcosa in tutti quegli anni").

Paul McCartney ha mantenuto un atteggiamento divertito rispetto a questa vicenda (La sua prima reazione fu "Morto? Sono morto? Qui non mi si dice mai niente!). Nel 1993 ci ha scherzato persino sopra con il titolo del suo album dal vivo Paul Is Live, in cui ricompare il passaggio pedonale di Abbey Road con una targa di automobile che recita, questa volta, "51 IS" ("51 è"). Ha anche prestato la propria voce al personaggio di se stesso in una puntata dei Simpson, alla fine della quale ricorda: Oh, by the way... I'm alive ("a proposito: sono vivo").

Nel 2000 in Germania è stato realizzato un film sulla leggenda, intitolato Paul Is Dead e presentato allo Slamdance Film Festival.

In Italia è stato realizzato nel 2005 da Annamaria Russo e Ciro Sabatino uno spettacolo teatrale dal titolo Paul Is Dead... Il giallo della presunta morte di Paul McCartney.




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