Nick: Bardamu Oggetto: In Campania morti per rifiuti Data: 28/5/2007 9.31.33 Visite: 157
In Campania morti e tumori per rifiuti I dati in 100 pagine di un dossier. Da anni c'è un aumento della mortalità (+12%) e delle malformazioni (+ 84%) ROMA - L'emergenza rifiuti in Campania è giá costata anche molte vite e molti danni per la salute della gente. Danni come tumori al polmone e al fegato, linfomi e sarcomi, malformazioni congenite cresciute dell'84%. Fino ad un'impennata di mortalità del +12% per le donne e del +9% per gli uomini. Numeri, statistiche, cifre, percentuali, messi nero su bianco da un team di circa 30 ricercatori, in uno studio scientifico commissionato dalla Protezione Civile, il cui rapporto finale lungo cento pagine uscirá prima dell'estate. Si tratta di una ricerca redatto da scienziati dell'Organizzazione Mondiale della Sanitá (Oms), del Centro Europeo Ambiente e Salute, dell'Istituto Superiore di Sanitá (Iss), del Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria, dell'Istituto Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), dell'Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania e dell'Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) della Campania. Partito nell'aprile del 2004, lo studio fotografa la situazione dal 1995 al 2002, attraverso ricerche effettuate su dati epidemiologici raccolti in quegli anni, e dice a chiare lettere che «sono state rilevate numerose associazioni positive e statisticamente significative (cioè non imputabili al caso) fra salute e rifiuti». Molte parti di questo studio hanno trovato spazio in prestigiose pubblicazioni scientifiche come la britannica «The Lancet Oncology» o l'Annals New York Academy of Science. O sono state oggetto di relazioni a congressi nazionali e internazionali, nel corso dei lavori di ricerca. IL RISCHIO DALLE DISCARICHE ABUSIVE - Pietro Comba, dell'Istituto Superiore di Sanitá, e Fabrizio Bianchi della sezione di Epidemiologia dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, due dei ricercatori che hanno preso parte alla ricerca. Comba e Bianchi hanno sottolineato all'Adnkronos che che i rischi ed i problemi per la salute non nascono dalle «discariche ben fatte cioè progettate e gestite a norma, o da inceneritori ben fatti cioè progettati e gestiti a norma. I rischi per la salute arrivano, come dimostrato dallo studio, da discariche illegali o abusive non costruite a norma e dove si fa stoccaggio incontrollato di rifiuti anche tossici». «La tutela della salute della popolazione della Campania -sottolinea Comba- è subordinata al ripristino della legalitá. Che significa una razionale programmazione di tutto il ciclo dei rifiuti, dalla riduzione di produzione da parte del cittadino, al riuso, alla raccolta differenziata, al riciclo e non solo. Ma significa anche la realizzazione di discariche ben fatte e di inceneritori che rispettino le normative dell'Ue, dove si bruciano combustibili appropriati e che siano condotte da personale adeguatamente formato». 27 maggio 2007 Non è solo un problema Campano. Gli italiani colpiti dai tumori crescono a ritmi vertiginosi. E ora si ammalano anche i bambini. Le punte in Campania, Lombardia e Sicilia. Ecco la mappa regione per regione.
http://espresso.repubblica.it/go?page=http%3a%2f%2fespresso.repubblica.it%2fdettaglio%2fSos-cancro%2f1621567%26ref%3dhpstr1 |