Nick: Mach Oggetto: La guerra della spiaggia.... Data: 30/5/2007 11.55.50 Visite: 183
in Italia su un totale di 6.694 chilometri di coste e circa 3.500 chilometri di spiagge, almeno un migliaio di queste è occupato da stabilimenti e spesso si tratta di edifici in cemento costruiti materialmente sulla sabbia. A fronte di un canone annuo pari complessivamente a 40 milioni di euro, secondo gli ultimi dati elaborati dalla Patrimonio dello Stato Spa, si calcola che i gestori fatturano quasi due miliardi, con prezzi che ormai sono arrivati alle stelle: 15-20 euro per pagare il biglietto d'ingresso e fare il bagno; dai 1.500 ai 3.000 euro a stagione per la cabina, con un listino a parte per sedie a sdraio, lettini e ombrelloni.
I verdi hanno fatto inserire nella finanziaria 2007 una norma che dice testualmente : "È fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompressa nella concessione, anche al fine della balneazione"
E' successo però che alcune note del Minstero dei beni Culturali spingano per una revisione e applicazione restrittiva della legge, ma i verdi non ci stanno e sostengono che questa nuona norma consente a chiunque di entrare gratis in qualsiasi stabilimento, attraversarlo e raggiungere la battigia (la striscia di 5 metri tra la zona della risacca e l'arenile) per fare il bagno: magari depositando i propri indumenti e l'asciugamano sulla sabbia. Gli organi di governo, invece, ritengono che non si possa "occupare" la battigia neppure temporaneamente con oggetti ingombranti, anche per le ragioni di sicurezza stabilite dalla normativa precedente: e cioè per lasciare libero l'arenile in modo da organizzare eventuali interventi di salvataggio. Insomma è in atto una vera "guerra delle spiaggie" e i verdi hanno già preparato il "Manuale di autodifesa del bagnante", in cui si spiega ai cittadini quali sono i loro diritti, suggerendo anche come comportarsi in caso di controversie e contestazioni, con tanto di modulo-tipo per segnalare o denunciare chi si rifiuta di rispettare una legge dello Stato e, naturalmente, di numero verde della Federazione dei Verdi (800.610.203). Quale che sia l'auspicabile soluzione della vertenza, prima che le Capitanerie di porto mettano in atto la loro "energica azione di vigilanza", un fatto intanto è certo. Al contrario di quanto avviene nel resto del mondo, in Italia le spiagge sono sempre più care e meno accessibili. Eppure si tratta di concessioni pubbliche, vale a dire di terreni vincolati e protetti che lo Stato affida in gestione ai privati per offrire servizi a pagamento (cabine, bar, ristoranti, bagni), lasciando libero l'arenile. "Quando c'è l'amore c'è tutto". "No ti sbagli, chella è 'a salute". www.sgteverola.tk |