Nick: xfrescone Oggetto: cecenia Data: 9/5/2004 21.36.9 Visite: 47
MOSCA - E' stato un attentato in diretta, ripreso dalla televisione cecena nello stadio Dinamo di Grozny, quello in cui il presidente filorusso Akhmad Kadyrov e' stato ucciso nell'esplosione di un ordigno piazzato sotto la tribuna degli ospiti d'onore, da cui stava assistendo stamani alla parata per il 59/o anniversario della vittoria sul nazismo. Erano le 8.35 italiane e nello stadio della capitale cecena, appena terminata la tradizionale parata militare, una nota cantante folk locale aveva cominciato a declamare una poesia di fronte ad alcune migliaia di invitati, tra i quali si distinguevano anziani veterani della Seconda Guerra Mondiale che esibivano orgogliosamente le loro medaglie. All'improvviso, un'esplosione ha scosso la tribuna coperta degli ospiti d'onore dove, accanto a Kadyrov, sedeva il generale Valery Baranov, comandante delle truppe russe in Cecenia, scavando un cratere nel pavimento di cemento da poco rifatto. Nello stadio, si e' subito scatenato il panico, mentre Kadyrov - con il volto insanguinato e ormai esanime - veniva estratto dalle macerie della tribuna dagli uomini della sua guardia presidenziale e caricato a bordo di una jeep nera con i finestrini oscurati, sopraggiunta sulla pista per trasportarlo in ospedale nel disperato tentativo di salvargli la vita. Tra i lamenti dei feriti e le urla di terrore della folla in fuga, sono immediatamente apparse gravi anche le condizioni del presidente del Consiglio di stato ceceno Khussain Issayev e del generale Baranov. Il primo e' poi deceduto in ospedale, mentre il secondo lotta adesso tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale militare nella base militare russa di Kankhala, dopo aver subito l'amputazione di una gamba. L'attentato - per il quale le autorita' filo-russe hanno subito accusato i ribelli ceceni di Shamil Basaiev - e' costato la vita anche a una bambina di otto anni, al giornalista Adlan Khasanov (33 anni), collaboratore dell'agenzia Reuters, e a due guardie del corpo di Kadyrov. Dalle prime ricostruzioni degli investigatori, coordinati dal vice procuratore generale russo Serghei Fridinsky inviato da Mosca, e' intanto emerso che gli attentatori - approfittando dei lavori di ristrutturazione dello stadio conclusi alla vigilia della tragica parata - erano riusciti da tempo a collocare l'ordigno (forse una mina) nell'intercapedine sotto il pavimento della tribuna, prima che venisse cementata. Tra le macerie, e' stato scoperto un frammento di filo elettrico ricoperto di calce fresca che sarebbe servito a far detonare a distanza l'ordigno. Ma e' stato scoperto anche un secondo ordigno - un proiettile di artiglieria collegato a un timer - che nelle intenzioni degli attentatori sarebbe dovuto esplodere a un intervallo di venti minuti, provocando una strage tra i soccorritori delle vittime della prima esplosione. Per motivi da accertare, il timer non ha pero' funzionato, scongiurando una strage ancor piu' sanguinosa. Guidate dai due vice ministri degli interni russi Vyacheslav Tikhomirov e Mikhail Pankov, giunti da Mosca a Grozny con un gruppo di investigatori ''altamente qualificati'', le indagini hanno portato al fermo iniziale di 16 persone, che in gran parte sono state poi rilasciate. Si e' trattato, a quanto si e' appreso, di persone che si trovavano nello stadio al momento dell'esplosione o di operai che avevano preso parte ai lavori di ristrutturazione del complesso sportivo. Per almeno cinque sospettati, sottoposti da ore a interrogatorio per ''accertare la portata del loro coinvolgimento nell'esplosione'', e' stato pero' confermato il fermo. ''Sfortunatamente abbiamo sottovalutato le capacita' di coloro che vogliono destabilizzare la Cecenia'', hanno ammesso fonti dei servizi di sicurezza del governo filo-russo di Grozny. Le stesse fonti hanno riferito che la sicurezza nello stadio Dinamo era assicurata dalla polizia cecena e dalla guardia presidenziale sotto il comando di Ramzan Kadyrov, figlio del presidente ucciso. Trattenendo a stento le lacrime, Ramzan e' apparso nel pomeriggio al Cremlino a fianco di Putin. ''Abbiamo fatto la nostra scelta consapevole'', ha detto. E il presidente russo, incontrando dopo l'attentato i veterani della Seconda Guerra mondiale in occasione della tradizionale parata della Vittoria sulla Piazza Rossa, ha dal canto suo promesso che ''i terroristi riceveranno senza dubbio l'inevitabile punizione''. ke gente di merda..nemmeno allo stadio si può stare + bene... |