Nick: Zipper75 Oggetto: iraq - da repubblica Data: 10/5/2004 11.11.49 Visite: 73
tratto da repubblica.it IL COMMENTO Lasciare l'Iraq per salvare l'Occidente di EZIO MAURO La guerra era sbagliata, perché mancavano sia le armi di distruzione di massa, sia i legami operativi tra Saddam e Bin Laden, cioè le due pseudoragioni del conflitto. Era illegittima perché fuori dalla legalità internazionale, atto fondativo dell'unilateralismo libero e autonomo della superpotenza egemone. Era un errore anche politico perché spaccava l'Europa tra vecchia e nuova e rompeva la lunga alleanza novecentesca tra i due continenti. L'invio italiano di truppe a guerra che si pensava finita era un piccolo, grave gesto che mescolava titanismo e dilettantismo, velleitarismo e ideologismo, nella speranza ridicola di accreditare Berlusconi come miglior amico di Bush e la sua Italia come piccola potenza solitaria e gregaria in Europa. Tutto questo è andato in frantumi, nella guerra che oggi si è riaccesa a Bassora e Nassiriya, ma prima e soprattutto nel buio del carcere delle torture. Sono saltate, dopo quel che si è conosciuto, le regole d'ingaggio di una missione che ha promesso al Parlamento di voler "aiutare il popolo iracheno, garantendo la sua sicurezza". Oggi l'Italia deve sentire la responsabilità di rientrare: in Europa innanzitutto, per testimoniare nell'amicizia con gli Usa gli errori di Bush e la nostra concezione del diritto e della legalità internazionale. Solo da qui, da un rinnovato patto occidentale di regole e valori condivisi, può nascere una strategia utile per il dopoguerra iracheno e per la pace in Medio Oriente. Ma soprattutto questo è l'unico modo per salvare l'anima dell'Occidente, perduta nell'orrore di Abu Ghraib.
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