Nick: Estroso Oggetto: Al di la delle apparenze... Data: 4/6/2007 20.23.41 Visite: 106
Stamattina leggevo l' appendice sportiva del Mattino nella sxanza di trovare qks di interessante, di poko skontato, di koraggioso...saltati i primi artikoli dei 'soliti nomi', la mia attenzione si è soffermata su un reportage di Leandro Del Gaudio. Al centro del suddetto la foto di quell' emozionantissimo TI AMO, ke, ieri, ha kolpito anke un tifoso da divano&tv a pagamento kome me! Nel leggere l' artikolo mi è sembrato quasi di ricevere risposta alle domande ke spesso mi sono posto su una parte della 'tifoseria' partenopea, a proposito, soprattutto, della kapacità di 'organizzare' alkuni settori dello stadio, 'mettendo d' akkordo tutti i presenti' ! Riporto, x ki nn avesse avuto l' opportunità di leggerlo, una parte, a mio avviso interessante, del 'pezzo'! "La coreografia di Napoli-Lecce è costata 20mila euro, almeno così dicono i capi del tifo organizzato. Loro si finanziano e vendono magliette bianche («Quattro euro per entrare nella storia»), quelle che poi serviranno a disegnare con scientifica precisione il «Ti amo» cubitale rivolto alla squadra. Il bianco della maglietta per esaltare le parole in grassetto, «dopo averla tanto aspettata la A è arrivata», frase benaugurante che serve a far scattare il count-down decisivo."(...) "Stare in curva B è come partecipare a un rito collettivo. Quasi impossibile sottrarsi ai codici di comportamento. Saltare per non essere additati come veronesi, come leccesi, come juventini. Cantare a ritmo di tamburo per incoraggiare Rullo che passa a Calaiò. Poi c’è l’attesa. Ancora corale. Fatta di spinelli e di caffé Borghetti (se si chiamano ancora così), di colazioni al sacco, di fotografie con le sciarpe e il corredo azzurro della grande festa, di cellulari e radioline sintonizzate sugli altri campi. Ma c’è anche il lato oscuro del tifo organizzato. Quello che ha frenato la cavalcata del Napoli nel corso della stagione con gli assalti alla polizia e i petardi esplosi durante le partite, quel tifo violento che è alle prese con i problemi della giustizia. Ce n’è uno tra i tifosi, che nella parte alta della curva raccoglie soldi. Ha un cappellino con visiera e una sciarpa che gli copre parte del viso. Magro, braccia tatuate. Chiede soldi e spiega anche il motivo: «Per gli avvocati, per le diffide, per gli altri compagni che non possono stare qui in questo momento». Di soldi ne raccoglie: «Ci servono perché non c’è solo la festa nella vita nostra». Prima del fischio d’inizio, non mancano gli affari. C’è chi vende foto. Probabilmente le ha scaricate da Internet o, più semplicemente, le ha comprate da qualche amico fotografo. Quella che va a ruba è di Sosa, «El Pampa», che festeggia dopo un gol al San Paolo mostrando la maglietta dedicata all’amico Maradona. Un euro per «entrare nella storia» ripete da una parte all’altra degli spalti." Lascio ad ognuno le dovute konsiderazioni, ringraziando idelamente l' autore del reportage&augurandomi ke un giorno lo stadio possa essere davvero axto a tutti in tutti i settori&ke i presenti possano godersi lo spettakolo della serie A e dell' Europa kon le opportune tutele... Forza Napoli! Puoi solo kombattere, kombattere, kombattere, sperando ke il round finiska presto... |