Accolte le richieste emiliane: "Un atto dovuto"
Matarrese: "Costretti dagli eventi"
Piacenza-Triestina rinviata
Genoa e Napoli: "Vergogna!"
Prezioni: "Ritiro la squadra" Marino: "Non se ne può più"

Di Vaio (Genoa) sconsolato alla fine della partita di Mantova
ROMA - Prima era passata come voce di corridoio. Poi ha preso consistenza. Alla fine, l'annuncio della Lega: "La partita di campionato tra Piacenza e Triestina inizialmente prevista per domenica 10 giugno è rinviata a data da destinarsi." La motivazione è chiara: “al fine di permettere alle società di schierare le migliori formazioni possibili (che è un comma del regolamento della Federcalcio, ndr), viste le convocazioni della nazionale Under 21 e le decisioni del Giudice Sportivo (quattro squalificati, ndr) non revocabili”. In pratica: sui quattro squalificati nulla da fare, ma per evitare che con le convocazioni il Piacenza fosse complessivamente privo di sei titolari su undici, gara rinviata. Le squalifiche resteranno, ma rientreranno i convocati.
L'apocalisse. La decisione ha suscitato un coro di polemiche tra le squadre coinvolte. Prezioni è il più furibondo: "Ormai è chiaro: vogliono i play-off a qualunque costo. Chi? Quelli che nel calcio hanno la poltrona, non vogliono perderla e preferiscono appoggiare chiunque gli offra garanzie. E' uno scandalo, sto pensando di ritirare la squadra, domenica. Almeno così in A ci va il Napoli.” Ma anche l’allenatore Gasperini non nasconde la delusione: “A questo punto, l’amarezza d’aver perso a Mantova è ancor maggiore. Avessimo vinto, avremmo evitato questa situazione al limite del paradosso.”
Amaro anche De Laurentiis: “E’ vergognosa la situazione che si è venuta a creare. Ha ragione Platini a dire che siamo ridicoli. Perché ogni qual volta succedono cose del genere, all’estero rimangono esterrefatti.” Pierpaolo Marino è meno violento nei toni, ma nella sostanza non si allontana dal suo presidente: “Quante partite sono state spostate per un cavillo, per leggi ad personam, per motivi lontani da quelli calcistici? Parliamo di Treviso-Napoli per i fatti di Catania, di Napoli-Albinoleffe per motivi ancora poco chiari, delle due gare con la Juventus per le convocazioni in nazionale; ma come dimenticare le gare a Napoli a porte chiuse, quelle in trasferta col divieto di far giungere i tifosi azzurri e via dicendo. Ma che razza di campionato è questo? Stavamo meglio in Serie C: lì si giocava sempre e solo la domenica alle ore 15, salvo qualche raro posticipo per ordine pubblico. E nessuno si era mai sognato di spostare una gara decisiva dell’ultima giornata per motivi banali come le convocazioni nell’under 21."
Nessun commento dalla società del Piacenza Calcio, che emette solo una circolare esprimendo “soddisfazione per aver accolto la richiesta di spostare la gara. Tuttavia” – si legge – “eravamo propensi ad uno slittamento dell’intero turno, e non della singola gara. Questa decisione mette in pericolo la legittimità del campionato stesso, ed in nessun modo può essere collegata al desiderio del Piacenza Calcio di voler giocare conoscendo già, tra gli altri, il risultato di Genoa-Napoli”.
Perfino la Triestina ammette l’incongruenza della Lega, definendo “sconcertante giocare una sola partita, l’ultima del campionato, mentre le altre hanno già chiuso il campionato. Tuttavia, non faremo ricorso, e scenderemo in campo regolarmente a Piacenza, o in altre sedi, appena ci giungerà la comunicazione della Lega Calcio”.
Insomma, tante accuse, tante proteste, ma la sostanza non cambia. Domenica, ultimo atto del campionato di calcio di Serie B 2006/07. Meno uno. Piacenza-Triestina, che si giocherà dove e quando, ancora non si sa.
9 luglio 2006:
Credo che voi tutti siate una massa di disadattati, frustati, e mentecatti. Ah dimenticavo: anche un pò stronzi. (cit.)
NON VOGLIO AVERE NIENTE A CHE FARE CON VOI, OK? (cit.2)