Nick: *G|ulia* Oggetto: prima o poi Data: 13/6/2007 12.47.31 Visite: 199
Il prima è italiano. Anzi, italico, o forse italiota. Si critica prima, si pre-suppone prima (lo dice anche il "pre"). L'unica cosa che viene prima e che non è italiana sono i preliminari. Perché noi, furbi, ci diamo tutti del tu, subito. E se possibile scopiamo la prima sera, ché la fretta è meglio della riflessione. Pensiamo che tutto sommato Fabrizio Corona è un dritto perché è arrivato prima a far qualcosa che altri nemmeno avrebbero mai pensato e quindi ha ragione lui. Anzi, è quasi un eroe rivoluzionario, quindi aspettiamoci, prima o poi, una manifestazione per intitolare una strada o piazza a Fabrizio Corona Tutto il resto è anteposto, è pregiudizievole, mai pregiudiziale. Così capita che prima o poi si senta il bisogno di dirlo. Che hanno rotto le palle quelli che criticano un film prima di vederlo, quelli che non leggono quello di cui sparlano, quelli che - bravi, loro - si fanno un'opinione perché loro sì che sanno come vanno le cose, anche se non sanno di cosa stanno parlando. Ma anche quelli che non criticano per difendere l'azienda (non è forse un pregiudizio anche questo?), quelli che tacciono piuttosto che esporsi, quelli che leccano i culi per far carriera, quelli che non capiscono o fingono di non capire e quelli che hanno fatto dell'ipocrisia un'arte. Per finire, ci sono i migliori: quelli che si sentono talmente avvezzi alla nostra società del marketing e dell'entertainment che non li freghi più, loro. Che vedono il marcio ovunque, eccezion fatta per quel che si trova proprio sotto il loro culo. Come? Dovevo dire "naso"? No, no. Culo. |